Libero,
spezzava il vento
giocando immenso
nel culmine del giorno,
raggiante d'altezza,
assorto nella luce.
Quasi sovrumana creatura
tutto in quel suo candore
s'affisse il sereno
e ne rifulse
e l'universo
parve straboccare
in un punto.
Allora spararono...
Rimase un istante
inchiodato:
un buffo brivido d'ebbrezza
nelle cose
contro il cielo
vuoto
come una smorfia
di vita
in un cadavere
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