La favola ha sempre
tanti desideri e
pochi centimetri da noi
il rifiuto del presente
non la riguarda
-passione chi vuoi tentare?
come acqua in calore srotoli veloce
il tuo senso-
le ho prestato
l'inferno da cui fuggire
sabato 30 giugno 2018
martedì 26 giugno 2018
la scienza nuova
Scienza nuova
le cose
parlano tra loro
comunicano una sillaba con l'altra
un'alba dopo l'altra
il linguaggio dei tempi mutoli
dopo il brindisi
gli sposi sorridono e vanno via
lunedì 25 giugno 2018
Il santo protettore
"E' strano, più siamo felici, più facili diventeranno i nostri rapporti con gli altri: più stiamo male e soffriamo, più si approfondisce il nostro rapporto con le cose"
M. Jesenská, Misteriose redenzioni, in "Qui non può trovarmi nessuno"
Anche gli occhiali?
Non so se le nostre cose
affettuose
muoiano con noi
o se ci lasceranno
Noi di sicuro no
le strapperemo alla buia ombra
e le terremo
ad oltranza
saranno il nostro santo
protettore
sul passato
freddo
Quel freddo è solo.
Liquido
non raggrumato
il suo corpo
guizzante si versa
per casa
cerca ancora impronte
e un tozzo di pane
umano
caldo come un bacio.
Vuole vita ma
non teme morte né l'imbarazzo
di Dio:
teme che non ci sia nessuno a
seppellirlo
Adesso sta gocciolando
in aria
dentro un' allarmata
ragnatela
sotto il divano
manca di gravità
Liquido
non raggrumato
il suo corpo
guizzante si versa
per casa
cerca ancora impronte
e un tozzo di pane
umano
caldo come un bacio.
Vuole vita ma
non teme morte né l'imbarazzo
di Dio:
teme che non ci sia nessuno a
seppellirlo
Adesso sta gocciolando
in aria
dentro un' allarmata
ragnatela
sotto il divano
manca di gravità
canto di nozze
CANTO DI NOZZE
Siamo già nati.
Maschere senza volto
a pronunciare il nome.
Difficile ammetterlo?
Lenta è la fretta dello sguardo
che affonda la parola
tra le doglie del giardino
con le unghie scavando e con i denti.
Lì è seppellito il mio segreto
lì tutto il senso dei miei sensi:
il senso di una vita spesa per non nascere
e poi nascere ancora
i sensi a bruciare di ardore
e forte è la voglia di sradicare tutti gli alberi
confusi
quando mi vedono arrivare.
Il tuo nome
è la mia parola,
quella che pronuncerò
e non c'è carestia
ch'io non ti possa dedicare:
sei nuda
resta nuda anche nel
tuo vestito bianco
guardami dai tuoi seni
oggi è festa
e noi
siamo già nati, amore
Maschere senza volto
a pronunciare il nome.
Difficile ammetterlo?
Lenta è la fretta dello sguardo
che affonda la parola
tra le doglie del giardino
con le unghie scavando e con i denti.
Lì è seppellito il mio segreto
lì tutto il senso dei miei sensi:
il senso di una vita spesa per non nascere
e poi nascere ancora
i sensi a bruciare di ardore
e forte è la voglia di sradicare tutti gli alberi
confusi
quando mi vedono arrivare.
Il tuo nome
è la mia parola,
quella che pronuncerò
e non c'è carestia
ch'io non ti possa dedicare:
sei nuda
resta nuda anche nel
tuo vestito bianco
guardami dai tuoi seni
oggi è festa
e noi
siamo già nati, amore
sabato 23 giugno 2018
Il nome di Dio
Nessuno!
Hai pensato quanto
è pieno quel nome?
L’alfabeto stesso non basta a contenerlo
Forse per questo chi mai
potrà pronunciarlo?
nessuno nessuno,
starnazza il pappagallo,
nessuno nessuno
sbatacchia a destra e a manca
Hai pensato quanto
è pieno quel nome?
L’alfabeto stesso non basta a contenerlo
Forse per questo chi mai
potrà pronunciarlo?
nessuno nessuno,
starnazza il pappagallo,
nessuno nessuno
sbatacchia a destra e a manca
venerdì 22 giugno 2018
il ballo delle parole
Leggevo qualcosa
confusamente
parole ballavano su e giù
fottendosene del significato
avevano trovato un ramo fiorito di scuse
per non dire nulla
confusamente
parole ballavano su e giù
fottendosene del significato
avevano trovato un ramo fiorito di scuse
per non dire nulla
in ciabatte d'albergo
ad ore
volevano la cruna di un ago
per farsi strada insieme al cammello
come si vuole una
digrignavano lettere
che stavano anguste
che stavano anguste
volevano la cruna di un ago
per farsi strada insieme al cammello
come si vuole una
madre sobillatrice: una poesia
sulla panchina
solo una lattina di coca-cola
vuota
comprata al bar vicino
Andy Warrol era già
andato via con lo scontrino
sulla panchina
solo una lattina di coca-cola
vuota
comprata al bar vicino
Andy Warrol era già
andato via con lo scontrino
di un attimo forse felice.
martedì 19 giugno 2018
il campo
Stavamo là come sempre,
in attesa di noi che forse c'eravamo e
forse no
Ma che importava! Era la commozione
Forse il nostro campo era solo un
piccolo punto
vastità che non si può
apprezzare
offerto per essere aspettato
fatto per essere guardato
cambiava colore con le stagioni
e le ore
le stagioni e le ore del nostro
pudore
faceva dimenticare ogni presenza
-aveva una forbice speciale per tagliare
faceva assaporare ogni assenza
-aveva una colla speciale per attirare
Dimmi di te, amico,
non ciò che sei:
il suono di quella campana è già passato-
dammi
i palpiti di ciò che non sei
Tu hai l'ardore di un bene speciale
grande
non morale
domenica 17 giugno 2018
un giorno che mi cerca
C'è un giorno che mi cerca
e non mi ha ancora trovato
la mia gola si imbatte
nel suo singhiozzo
e non mi ha ancora trovato
la mia gola si imbatte
nel suo singhiozzo
quelli che non muoiono mai
Quelli che non muoiono mai
"Nessuno mai fu solo al nascere
Nessuno mai lo è al morire"
L. P. Panero
Introduzione a "Peter Pan non è che un nome"
Siamo quel che resta di una nascita
lontana sempre quanto un dito mignolo
in mezzo il presagio nudo di una
morte
cui non siamo ancora interessati
and with a name to come*
and with a name to come*
Un' eventualità essenziale
ci infilerà tra le braccia di una sonora
ci infilerà tra le braccia di una sonora
risata
e sarà un diverso modo per noi
di tremare:
Mi senti? È sempre in serbo
il sipario di un altra profezia
da sollevare
per attraversare il burrone
controsenso
per alleggerire
il peso di questo cielo
vuoto
Travestiti da assenza
conta fino a dieci
scappa
e poi povera e pazza
no non ti voltare
* Wim Martens
a man of no fortune and with a name to come
e sarà un diverso modo per noi
di tremare:
Mi senti? È sempre in serbo
il sipario di un altra profezia
da sollevare
per attraversare il burrone
controsenso
per alleggerire
il peso di questo cielo
vuoto
Travestiti da assenza
conta fino a dieci
scappa
e poi povera e pazza
no non ti voltare
* Wim Martens
a man of no fortune and with a name to come
venerdì 15 giugno 2018
la luna nel pozzo
Oh il bagliore di quegli occhi!
la luna nel pozzo
ci rimase a lungo
come una pallida commozione
come il tramonto di una fronte
come un istante lontano che
nega di esserci mai stato
Come un sorriso sfogliato in un tempo debitore
Nessuno la cercava lì
Sorella che fai?
No, no attenta
ti sbagli, ti sbagli
noooo ahhhh!
Desiderò essere di luce e
si lavò il viso nella luna.
La pozzanghera
la inzaccherò tutta
è nell'indole degli dei mettere a segno
colpi blasfemi
mercoledì 13 giugno 2018
esagerazione
Perché ogni tanto ci appare l'universo
e poi scompare
come l'avessimo inghiottito?
Forse perché la poesia è
esagerazione?
e poi scompare
come l'avessimo inghiottito?
Forse perché la poesia è
esagerazione?
sabato 9 giugno 2018
il tuo corpo è un vuoto
Chi suona questa musica
chi suona?
Uno spartito è nato
ha rivestito
la carne che
indossavi
ha creduto nella tua fragilità
il tuo corpo è un vuoto
-un luogo una nota un'aria
un vento di ritorno
forse solo una sillaba
nel quale precipito
con il mio vuoto
un precipizio infinito
un segno
lì si trovano pezzi di niente
e non importa che ci sia dell'altro
non si sente
chi suona?
Uno spartito è nato
ha rivestito
la carne che
indossavi
ha creduto nella tua fragilità
il tuo corpo è un vuoto
-un luogo una nota un'aria
un vento di ritorno
forse solo una sillaba
nel quale precipito
con il mio vuoto
un precipizio infinito
un segno
lì si trovano pezzi di niente
e non importa che ci sia dell'altro
non si sente
venerdì 8 giugno 2018
la pelle
LA PELLE
non ha un centro
nemmeno una periferia,
se la sfoderi non cambia
come abitasse -morbida eretica
l’eredità del guscio d’uovo
la pelle dei baci
non ha bisogno di una verità
ascolta le parole
del tempo
che la usa per prendere appunti
anche quando è
spaventata
gli ospiti sono andati via?
non ha un centro
nemmeno una periferia,
se la sfoderi non cambia
come abitasse -morbida eretica
l’eredità del guscio d’uovo
la pelle dei baci
non ha bisogno di una verità
ascolta le parole
del tempo
che la usa per prendere appunti
anche quando è
spaventata
gli ospiti sono andati via?
mercoledì 6 giugno 2018
burro fuso
la tua giovinezza mi precipita in bocca
è burro fuso
nell’aria sospesa quasi un’attesa
e nei volti
e c'è un bel luogo
dove stare vuol dire
stare insieme
perché i poeti
si ricordano
dei morti?
è burro fuso
nell’aria sospesa quasi un’attesa
e nei volti
e c'è un bel luogo
dove stare vuol dire
stare insieme
perché i poeti
si ricordano
dei morti?
martedì 5 giugno 2018
pasto e digiuno
tu che sei pasto e digiuno
fame e sazietà
volgi ora lo sguardo
coglimi nell' ultima
maschera
che m'indossa il vento:
ti ho amato in modo irregolare
come un cappello storto sulla testa
che non c’era verso di raddrizzare,
come un paio di gambe
contromano
su una strada senza uscita
fame e sazietà
volgi ora lo sguardo
coglimi nell' ultima
maschera
che m'indossa il vento:
ti ho amato in modo irregolare
come un cappello storto sulla testa
che non c’era verso di raddrizzare,
come un paio di gambe
contromano
su una strada senza uscita
sottobraccio
Ne teneva sottobraccio una
di riserva,
la portava ovunque con sé
e non per mancanza di umiltà:
come una formica che si sente un ippopotamo
quando ci si tuffa a precipizio
dal proprio io
di riserva,
la portava ovunque con sé
e non per mancanza di umiltà:
come una formica che si sente un ippopotamo
temeva che
una bara
non potesse bastarequando ci si tuffa a precipizio
dal proprio io
domenica 3 giugno 2018
volteggi
Le idee cambiano
con la stessa velocità
dello sguardo sulle pareti
di un segreto tra lenzuola disfatte
nessuno se ne avvede
e il principio di contraddizione
lo consente
eri un uomo le cui mani
non stavano ferme
entravi
nei miei sedili
tracce, percorsi, mete
e vi giocavi a dadi
Conobbi di te punti, angoli, spazi
Sapevi di sale e di Caos
con la stessa velocità
dello sguardo sulle pareti
di un segreto tra lenzuola disfatte
nessuno se ne avvede
e il principio di contraddizione
lo consente
eri un uomo le cui mani
non stavano ferme
entravi
nei miei sedili
tracce, percorsi, mete
e vi giocavi a dadi
Conobbi di te punti, angoli, spazi
Sapevi di sale e di Caos
terra promessa
ci era stata promessa
una terra avida
ci fu dato un dolore avido di noi
una debolezza
si dissolse in un singhiozzo
un po’ più oltre
la parola si affiancò
tutto d'un balzo
al suono di una voce
a farmi visita è giunto
il tuo bacio
velocissimo come un dubbio
una terra avida
ci fu dato un dolore avido di noi
una debolezza
si dissolse in un singhiozzo
un po’ più oltre
la parola si affiancò
tutto d'un balzo
al suono di una voce
a farmi visita è giunto
il tuo bacio
velocissimo come un dubbio
sabato 2 giugno 2018
RIMBROTTO PATERNO
Non te lo facevi dire due volte
quando si trattava di uscire
alle 10 di sera
non c’era stanchezza dissanguata
che teneva.
indossavi veloce il pantalone azzurro,
quello a vita bassa, come usava allora,
la camicetta bianca e giù
per le scale a travolgere
topi casti
che cercavan di salire
per la notte
poi era solo questione di chi
prendeva per primo l'iniziativa
intorno a una
cerniera
Bestie inquiete
abitavate una terra ancora
sconosciuta
un'occasione non ancora
perduta
e vi affondava nell'anima
una speranza
oscena
quando si trattava di uscire
alle 10 di sera
non c’era stanchezza dissanguata
che teneva.
indossavi veloce il pantalone azzurro,
quello a vita bassa, come usava allora,
la camicetta bianca e giù
per le scale a travolgere
topi casti
che cercavan di salire
per la notte
poi era solo questione di chi
prendeva per primo l'iniziativa
intorno a una
cerniera
Bestie inquiete
abitavate una terra ancora
sconosciuta
un'occasione non ancora
perduta
e vi affondava nell'anima
una speranza
oscena
venerdì 1 giugno 2018
quasi fosse un caso
Quasi fosse un caso
ho abbandonato la mia immagine bambina
come un calcolo stanco
dove il giorno mi partorisce ogni giorno
lì, tra le lenzuola respirate
e poi sbalzate via
l'ha incontrata l'abito di un monaco
ma non l'ha presa
aveva le maniche sotto la tonaca
stringeva qualcosa
forse un appuntito congedo
e non poteva benedire nessuno
nel sangue qualche rigo già scritto
ce l'aveva:
dire mondano non indichi colpa
dire mondano non indichi emancipato
dire mondano non indichi emancipato dalla colpa
ripeteva il rigo esangue
sbatacchiati gli altrove
venni a cercarti
avevi messo uno sguardo dentro un bicchiere
chi beveva ti vedeva - e tu vedevi chi beveva
non volevo trovarmi che in
uno sguardo innocente e bevvi
ma non lo avevi più
forse non lo avevi
mai avuto
continuo ad abitare
dove mancano i bambini
mentre tu
acquisti ogni giorno una
lavatrice nuova
per la tua innocenza
resta l’attesa del giorno
che non mi partorirà
ho abbandonato la mia immagine bambina
come un calcolo stanco
dove il giorno mi partorisce ogni giorno
lì, tra le lenzuola respirate
e poi sbalzate via
l'ha incontrata l'abito di un monaco
ma non l'ha presa
aveva le maniche sotto la tonaca
stringeva qualcosa
forse un appuntito congedo
e non poteva benedire nessuno
nel sangue qualche rigo già scritto
ce l'aveva:
dire mondano non indichi colpa
dire mondano non indichi emancipato
dire mondano non indichi emancipato dalla colpa
ripeteva il rigo esangue
sbatacchiati gli altrove
venni a cercarti
avevi messo uno sguardo dentro un bicchiere
chi beveva ti vedeva - e tu vedevi chi beveva
non volevo trovarmi che in
uno sguardo innocente e bevvi
ma non lo avevi più
forse non lo avevi
mai avuto
continuo ad abitare
dove mancano i bambini
mentre tu
acquisti ogni giorno una
lavatrice nuova
per la tua innocenza
resta l’attesa del giorno
che non mi partorirà
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