lunedì 30 gennaio 2023

quella lei

quella lei
dimora in un campo 
sterminato

a farsi guardare
il suo occhio rapido e triste
lancia reti che compiono
gli anni
ogni giorno
un singhiozzo
sporge il capo dalla tana
scaglia un pugno contando i dadi
che stringe
poi subito rientra

e quella crisi 
adolescenziale
solo 
un'emicrania della speranza

mercoledì 25 gennaio 2023

un punto del mondo

qualcosa per me accoglie 
sterpi e non luce
un non tempo di stoppini affumicati
luoghi che non accendono
lune
rallento sempre in coppia con me stessa
a farmi lo sgambetto
sazia dei miei freddi respiri
a divorare brandelli di parole
sono nata in un punto del
mondo
ma non so di quale mondo
ne se c’è n'è uno


sabato 21 gennaio 2023

come un fiume in corsa




"da ogni altura speravamo di scorgere il corso del fiume:
speravamo sempre invano". Alfred Brehm, "Viaggio nel Sudan"



in ritardo
come sempre
una fuga
come sempre 
l'affanno della corsa

(e il fiume scorreva
il suo flusso mischiava le acque)

a inseguire e fuggire un'orma,
un'ombra
davanti
poi improvvisamente
dietro

(e il fiume tra gli alberi non si scorgeva
come un lavoro precario)

la stessa ombra
non era stata superata
era lei, l'orma, che 
aveva aumentato
il ritardo 

(c'era un'ansa nel fiume,
un'ansa interiore?)

-"dove abiti" chiese?
-"dove non bastano le parole"

Nel breve giro del cranio

Nel breve giro del cranio


“Siamo gli uomini vuoti

Siamo gli uomini impagliati

Occhi che in sogno non oso incontrare”

(T. Eliot, “Gli uomini vuoti”, Poesie)



Sei sazio della tua fame,

coscienza di paglia

che in sogno la notte io non

oso incontrare


spranghe di ferro

le parole

avvolgono in gomitoli 

la colpa


dici: non so stare dentro me 

il breve giro del cranio è 

una casa di tolleranza


parole puttane a fronteggiarsi 

nel filo
a che servono le grandi
domande,
le piccole risposte?


amiamo l'errore e il peccato
la bocca, le mani in agguato 

alla carne
sulle tracce del padre corriamo


leggere variazioni
poche indicazioni per
appuntite speranze


Vino per tutti offrirò

berremo a garganella
e la fine,

una sbronza

triste

lunedì 16 gennaio 2023

coperte

quante coperte 
ho addosso!

una dislocazione continua 
della pelle
a contatto con ciascuna
lasciarsi sofisticare da
calori diversi
fondotinta delle parole

domenica 15 gennaio 2023

fuori contesto

ho reni e piedi
elettrici
a basso consumo
non riesco a decifrare il sesso
della mano
ogni dito ne ha uno diverso

fuori contesto
tutti sono ancora convinti
di essere utili




la voce

La voceLa voce


"...la voce

smette di somigliare alle parole"

P.S.Dolci, Alfa Lyrae, I, da "I processi di ingrandimento delle immagini. Per un'antologia di poeti scomparsi"



la voce 

mi tiene a bada per

imopedirmi di mordermi

dura o sfilacciata che

sia


mutua la parola con il gioco

dei fili di voce?

non so:


ho scritto al Van Gohg di Artaud,

seduto in piazza

su una vecchia panchina

mi ha risposto

di cambiare matita,

questioni di grafia?

era in bilico sulla panca scassata

della società


ho raccontato Celan

uomo di terra e sogni

può capitargli di tutto

Inbegorg teme per lui ogni

corrente:

pare dimentichi ovunque

il fasciacollo


ho invitato un’ insonne Anne Sexton

allo studio di Freud

perché lo psicanalizzasse

sdraiata 

sul lettino 

ma appena l'ha vista

lui voleva altro da lei


una notizia:

leggere poesie ad alta voce

efficace rimedio

contro il mal di gola



mercoledì 11 gennaio 2023

Voglio andare in cerca della rabbia del mondo
questa notte.

           ... delle rose in boccio
non godute,
che imprigiona violenta
universi di passioni
mai ad altri cedute,
da nessuno vissute

           ... di umori e odori
delle umane scuderie
abbandonati
in vecchi jeans slabbrati
di lontane periferie.

Voglio andare in cerca della rabbia del mondo
questa notte

            ... di fatiche ancestrali
che nessuna bestemmia
e benedizione al cielo,
ha mai acquietate:
dove sei ora vecchia cisterna
che svuotai col mio ditale?

            ... di ciò che non ha nome,
che mai a nessuno sapemmo riferire
col sangue o col dolore

che solo un sguardo colse

con un sussurro lieve

e se ne dolse

Voglio andare in cerca della rabbia del mondo
questa notte

rabbia d'amore
e si dà cruda e graffiante 

senza mai farsi saziare


martedì 3 gennaio 2023

a prova di luce

aveva la luce di
un vestito colluso con le sue tarme
senza coraggio
la promessa più vicina, decine di vendemmie prima
era stata a inizio autunno:
uno sguardo, il mosto e ... via
ora non aveva più un addio
nemmeno dietro casa

tra la naftalina
il cane dispettoso trasportava 
guaiti 
al suo bastone 
senza altro da fare che guardarne
la punta tramestare
resti di desideri e di pensiero

forsennata 
luce interna
scortica a vivo
quel che la luce esterna
addita al nascondiglio

lunedì 2 gennaio 2023

l'ultimo

L'Ultimo

"...bisognerebbe intendere l'immediato al passato...
Potremmo così parlare di disastro" 
(M. Blanchot, La scrittura del disastro, p. 38)


(sarai tu la mia neve? 
bianco disastro, si scioglie)

un tallone incalza il vento 
la poltiglia di ansie
lo guarda 
pesce fresco guizza ancora 
tra le mani nel cartoccio
tace perché non ha nome
...ne ha sempre meno... sempre meno
poi un sussulto:
l'ultimo?

l'ultimo, l'eroico?

(promettimi di essere
l'unica mia contorsione)

piazza Emergenza 
geme










vecchia immortalità



Vecchia immortalità
(fine di uno dei miei anni)

Come sonaglio
sensibile utente dei miagolii
per strada
si apre spettra la mente ai vecchi mestieri 
del già fu.

A vuoto ha girato
e fatto la conta alle mie pareti
esposte come quotidiani al vento nelle edicole

disincanto spirituale,
vago cercando prestiti
da ogni ricchezza umana,
da ogni povertà.

Odio certezze, facili bontà,
sciarpe calde di lana
sulla morte
e vuota scavo
tra la rabbia e il cuore
con l'unghie e con i denti
e mordo freni.
                                     tanta immortalità? Certo 
                                     che c'è!
                                     Ha il cranio pelato
                                     ed è sdentata.
                                     Mi danza attorno
                                    e non si fa afferrare.
           E' vecchia
           non si addice
           al mio lutto
           sempre giovane
           che le sue note suona
                 proprio adesso
nella mente 
campana sgarrupata e infame