lunedì 30 marzo 2020

l'Angelo attraversatore

"Forse un angelo ha le sembianze di tutto
ciò che abbiamo scordato"*


L'angelo è arrivato
ora lo vedo
non ha le sembianze di
uno stordimento
è un angelo attraversatore:
passa per quei dolori
appesi alle travi del soffitto
in legno
ad essiccare come grappoli
                       di pomodori

ha l'odore di quelle travi
attraversa con una sciabolata la
             loro memoria

*Jhon Ashbery, "Autoritratto entro uno specchio convesso"

rimbombo

Afferrami nel continuo rimbombo
che ho di te
quello irruente che mi
precipita addosso la tua assenza
mi impasta dei
tuoi e dei miei sussulti
e mi traghetta ebbra di bocche
verso il nostro inesplorabile mattino

afferrami nell'offerta che 
     tu solo 
di me
     puoi fare a te

venerdì 27 marzo 2020

fastidio



scendi da questo lampo
di te

scontroso
 il distacco attraversa ora
         un'antico asfalto
di me

sospeso come una sorpresa
si imprime
       lì dove si sfracella
l'invettiva
   
     mi attraversa laggiù:
             sull'ultimo ponte

una dedica destinata
         un fastidio appuntito

orgoglioso
          chiavistello
                      

nell'anticamera dell'anima



NELL'ANTICAMERA DELL'ANIMA

chi ha trafugato
questo eros
al capezzale di un tempo sgozzato?

come in un letto sfatto
dove ancora nessuno ha dormito
l' incontro
di giorno in giorno differito

e si rimane nell'anticamera dell'anima

l' "a dopo" continua  a inframmezzare  silenzi
l' attesa  randagia  di passare
alle altre stanze
sconosciute amate

chi prima di me
       vi ebbe spazio?
cosa vi accadde.

tu già le conosci
col tuo e col suo sapere
sarà di entrambi

l'irruenza di una cicatrice



giovedì 19 marzo 2020

Werner Schwab

OMAGGIO A WERNER SCHWAB

Ora che ogni illusione è uno sberleffo:
storie in maschera
appoggiate
a tele di ragno

raccontate al sarcasmo
alcune tracce del
nostro presente
scempio:

Signora Cazzafuoco gentile
signora
venga si accomodi in questo trivio di aureole
posso offrirLe La prego
un the alla Solitudine
un suicidio collettivo
con biscottini di Sterminio?

ora che sono nella psiche-covo

dall'altra parte del senso?
-disperazione-

campanelli d'allarme continuate a suonare
prima l'uno
poi l'altro
poi tutti insieme

E' teatro è teatro
finalmente è nostro il teatro

lunedì 16 marzo 2020

colpi di testa

Una strana parola
ha bussato alla porta
con qualche proposta da avanzare
aveva in dosso
l'abito
dei colpi di testa
Le ho strappato la lingua
l' ho ingoiata

ora sarà ancora più difficile
farmi tacere



sete d'infinito

abbiano ubriacato
la sete d'infinito
l'abbiamo fatta scorrere tra
le dita come plastica fusa
l’abbiamo liquefatta sul petto
tra gli ormeggi di un porto chiuso
pieno di barche di gomma strappata
di carne affogata
abbiamo gettato discordia tra i pesci
li abbiamo visti ingaggiare
battaglia sui corpi
sul boccone migliore                                                                                                    
noi che non sappiamo più
leggere l'angoscia mentre scrive sul viso

noi che non sappiamo più
dove sta il cielo

mercoledì 11 marzo 2020

teatro

"La discrezione non fa per noi"*
Antonin ArtaudIl teatro e il suo doppio, "Teatro Alfred Jarry"

Viene a trovarci 
un teatro nella nostra angoscia
ci abita con la fatalità di 
un caso spavaldo
fa gridare il corpo
e ogni azione è 
avvenimento che ci 
(re)cita e ci 
(ri)genera

il penultimo cantastorie
comunica:

qui gareggiano relazioni e illusioni
bestemmie e fosforescenze
trivialità e virtù
qual'è? il tuo ruolo:
attore/spettatore solleva i sipari
spezza i sigilli
la discrezione non fa per noi
è mess-in-scena 
la tua
...esistenza

e...l'altro cantastorie?
ricercato dal dubbio
vedi dietro le quinte in maschera 
...la morte






proboscide


proboscide tra i fianchi
dai violenti barriti
la forza
delle parole
eppure è nulla

da quale lato del
corpo muove l'intero?
della voce e si allunga nella notte
verso di te

scomodo sogno
una permanenza a singhiozzo
-sei via e sei lì-
gestisce
in un bisbiglio
il cambio
delle finestre intime da cui
scioglie sul filo la voce
seminatrice di scintille
il suono è un interludio
brucia impazienza

e qualcuno prepara
la sua carne
al dono


ti aspetto




I

si aspetta 

in un'ora analfabeta delle

trecce di angoscia intrecciate

nel desiderio

la disattenzione

la grande latitanza al papavero

non è incidente della storia 

è di tutti i giorni

Siamo umani

chi? a negarlo

ma chi? a sapere di questa Waterloo

II

creare sospetti è una missione:

esservi dentro

un po' menzogne frastornate

un po' ubriache verità

c'è ancora un posto da occupare

tra noi e la ferocia:

come una ciabatta nel torrente

bussiamo inutilmente 

ad occhi in letargo

a cantucci appartati

di domande sfogliate

e questo male

che non si cura

con soldi! ficcati da parte! 

III 

infernale 

l’ abilità di inseguire un

pensiero che insegue in un altro e        

in un altro…

…la parte ammalorata

così sbalzata su

un desiderio intercettato 

a specchiarsi

dentro una pappa di speranza

solleva pandemoni 

la memoria

quella guerra canaglia!

che segue al volo con sguardi 

furtivi 

uccelli

treni fermi in corsa e

non dà pace

























martedì 10 marzo 2020

quest'anima

soldino di pietra
in cerca di custode

sigaretta che attende
di essere fumata

sogno cattivo
in un giardino insoddisfatto del proprio verde:
scappa senza controllo al taglia erba
disorienta

quest' anima disorienta
va presa dopo i pasti
a piccole dosi
attenzione a non superare quelle consigliate!

quest' anima
a sangue come una bistecca
approfittane pazzia!











strappa l'"oggi"

strappa l'"oggi"
                all'eternità

seduta comoda sul divano
con la tua gonna blu
l'eternità accavalla le gambe
poi socchiude le cosce
infine le apre
ed escono  giorni  anni  ore
i loro cadaveri
un serpente che si morde la coda
ma quest'"oggi" è tuo
è ancora vivo
espropriaglielo

attento alle sofisticazioni

domenica 8 marzo 2020

tu continui


"Ironicamente fasulla, o v'è una verità? ch'io
possa dire anche tua?"*


....
    ....
e così io vorrei giocare
con le beffe
al gioco del "continua tu..."

tu che somigli al 
 tuo sosia
  tu continui 
    nel sosia del
           tuo sosia

tu
continuidentro la mia anima
                                    infedele




*Amelia Rosselli, "Dialogo con i poeti", da Serie Ospedaliera, 1963-1965)

sabato 7 marzo 2020

fuga

fuga (dedicata)


Puoi chiedere all’acqua che 
                                    scorre
da dove venga e perché?
l'acqua non discorre

Gli occhi vedono
ancora ciò che non ricordiamo più.

Oggi verranno amici a sognare qui
il potente "qui" 
dove ogni io si specchia
mentre fugge
e ci sorprende all'opera
e così
sono vera
solo temporaneamente
perchè
sono viva
solo saltuariamente

è successo quando
                  gli amici
                      non c'erano

venerdì 6 marzo 2020

dici

Dici:
chi ha dipinto il destino?

Inquieto singhiozzo: basta basta
ancora ancora
dove ogni storia comincia

poi di noi
fu
delirio

lunedì 2 marzo 2020

Hoerderlin



come spettro
Hoerderlin attraversa di sguincio
le sue meteore

ricordalo legato a un'attesa:
che si schiuda un fiore
o
si chiuda per sempre

lo schioccare di una fune 
sbalordita 
sulla fine di una nascita
o sull'inizio di una morte

lo schioccare dove tu eri
Suzette
e dove era lui
impigliato nella rete 
                 dei tuoi capelli

lunghe le dita carezzano 
i petali
del vostro appuntamento

l'anima che vi doveste
ha imboccato l'uscita secondaria
e si è persa nel buio


che smetta di urlare quel fiore
-ti accarezzava la guancia-
è un errore quell'urlo

è pazzo quel fiore!


i seni delle statue

A chi è mai
passato per la testa
che i seni delle statue
nei giardini
vogliano essere baciati
e che per questa incomprensione
c'è nel mondo qualcosa
che non va?
Possibile che non interessi
nessuno
e neanche me?

domenica 1 marzo 2020

pallore amaro

Pallore amaro 2020!

Si chiudono gli occhi
in pieno giorno dentro la mano
resta imbevuto l'odierno destino
dal fiato
che corre ammalato
su paure scandalizzate
E' violenza è violenza

il grido riempie di silenzi strade vuote
spazi da domare
precipita nelle tasche fredde bucate
del cuore

Ma non sarà senza fine

                      non sarà pallore amaro