mercoledì 25 agosto 2021

io e gli altri

io non sono come gli altri
anche se ci somiglio
moltissimo 

niente di più

si può dire di loro

martedì 24 agosto 2021

poco luogo

"exit Remus. Oremus pro eo"
R. Pagnanelli Epigrammi dell'inconsistenza

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voce di spaesamento
lungo la scarpata dell'anima:
poco luogo è il mio 

"exit Remus. Oremus pro eo"

si consuma questa scorza dentro un'altra;
impossibile pace
non rispondono più le stelle
lo sconfinamento è su un altro registro

ora a vivermi è un suicidio
non mio
un suicidio che non conosco,
un poco luogo 
ad altri appartenuto
dove si cosse un pane sempre crudo
che ogni giorno allinguo

sempre perfetto è il farsi notte
sigillo di civette
in quella tazza bevo il mio alfabeto

"Si è fatta sera: perdonatemi che si sia fatta sera!"*


*Friedrich Nietzsche, “Così parlò Zarathustra”

sabato 21 agosto 2021

Lina: pezzi di vita






"Sognavamo con i vermi
sotto un Braille di stelle"  
(S. Armitage, da "Possiamo concederci un breve periodo di esultanza" 
ora in "In cerca di vite già perse")


Lina non era una persona seria
e nemmeno non seria

aveva atteso invano come un 
rumore 
che qualcosa accadesse
che i figli si sistemassero
che gongolassero almeno un po'
una timida esultanza
tipo lo scodinzolio di un cane 
che non desta invidia

ce n'era una senza caroselli in testa
che non riusciva proprio
a spruzzare coriandoli sulla vita e nemmeno su qualcuno e 
comprava scarpe rossoscuro
anche naftalinizzate
-sindrome da millepiedi-
per lei aveva desiderato
-scherzi a parte-
un portafoglio a fisarmonica, 

un'altra senza lavoro e tanti guai
le diede finalmente 
la notizia 
aveva deciso di prendersi un cane
"forse -disse all'
 ago sotto l'unghia-
sul marciapiede di fronte 
c'è ancora un po' di spazio,
basta che 
si metta d'accordo col clochard 
più anziano"

degli altri  
quando me ne parlò
non ricordava più bene
uno, credeva, facesse in qualche teatro all'aperto
lo spettatore
sotto un Braille di stelle: 
guardava gli altri recitare
grandiosi copioni
cioè vivere
e non rubava la scena a nessuno

Non era particolarmente amareggiata

"sono stata tutta la vita sopra i piedi
come una ciliegina su uno stronzo"

venerdì 20 agosto 2021

Lina: uscì dalla cucina

LINA 

uscì dalla cucina
con il fornello acceso
spense la luce
rimasero
sul fuoco arcobaleni
su
paludi d'anima

e tutti i nomi delle porte 
lasciati aperti
tra desiderio e meningi affilate 
nella ruggine

era fatta così lei
"credi a me" diceva
ai raggi di sole
e urinava gocce di abbandono


giovedì 19 agosto 2021

forse

FORSE 


Facciamo finta che io non sia io

e tu non sia tu

hai poggiati gli occhiali

sul comodino

e io li ho presi per leggere

ciò che hai scritto

Non verrebbe forse fuori

che io sono te

e tu sei me?

Forse


tu non porti occhiali

                e nemmeno io


mercoledì 18 agosto 2021

mi sarebbe piaciuto

 Domenica

dopo la Messa

mi sarebbe piaciuto

spogliare Dio, non

               dei suoi attributi ma

     delle sue vesti

metterne a nudo l’ansimante sigillo

mi sarebbe piaciuto vedere

                               qualcosa di....


diverso da un tritatutto

one touch per preparare

il pranzo

lunedì 16 agosto 2021

senza ambiguità

non volevamo ambiguità
parlavamo alle scarpe
perché le lingue camminassero
spedite

venerdì 13 agosto 2021

Gloria

 e ci sei

a sbucciare semi di passato

per ricamare i giorni di domani 

mingherlina asciutta 

gentile 

sottoveste di seta e di ricordi

sto qui a strapparti

lo sguardo pronto 

all’altro

senza troppe parole

la mia saliva sapora

il gusto con te della memoria  

perché tu sei così: 

sei Gloria


sabato 7 agosto 2021

En ce bordeaux

En ce bordeaux ou tenons nostre estat
(F. Villon: Ballade de la Grosse Margot)


scende a cascate il sogno
ove tu sei
sul fruscio di lenzuola
ciò che vi giace dentro è 
indistinta bellezza
ansia di odore

apri la mia calda morte
a piccoli pezzi
pulsa in tua attesa 
come la vita

quattro piedi di furore per 
    assaltare questa roccia di malia
farla cadere molle
       dentro le mie calze s-velate a te
leggermente fumée

apro la tua calda morte
la tengo sulla punta delle dita
      se lancia coltelli
c'è un'ora da offrirle 
non più 
come a una parola che 
in silenzio ascolta 
 
il resto è 
incanto
a rompere i sigilli
del cuore

l’indicibile tra noi non ha misura 

domenica 1 agosto 2021

viaggio

"s'è assuefatto anche l'argine
all'impassibile mia velocità"
A. Rizzi,  Derive senza approdi



si viaggia a lungo 
stando fermi
per stasera non occorre altro

contare i passi
misurare distanze sveglie
e addormentate

nel mio caos di viaggio
la tua fossetta
il mento che accoglie

un'ossessionato accamparsi
per indicazioni di rotta
e le rilancia

a un mozzicone d'amore
rimasto abbandonato
sul selciato

che ora passa in rivista i tuoi passi
e non sai 
quand'è nato