IL MIO ALTRO
Giorno e parole
notte e silenzi
sole e colore
luna e chiarore
quel che resta di me
senza voltarsi
vi lascia andare.
Intravidi un altro di me signore,
d'un balzo saltai quegli steccati
per raggiungerlo.
Ma lui corse più di me
mi sfuggì
e io piansi.
Però ora so che c'è.
Gioia e calore
freddo e dolore
sangue e paura
abbandono e cura
quel che resta di me
senza voltarsi
vi lascia andare.
Il mio altro mi cerca
mi fruga dentro
urgente,
devo farmi trovare.
In lui è il mio perdono
e poi ancora, finalmente,
come stella che cade
dal suo sorriso,
mi lascerò incenerire
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