IN UNA TASCA VUOTA
La mia storia mi ignora.
Raccoglierò gesti imploranti
dai cumuli di immondizia
per le strade del mondo
ignorate,
che la storia ha saltate.
Lì in fondo, nella piazza
invecchiata,
c’è uno spazio
per gesti imploranti
ignorati
Il suo sguardo profondo
lì coglie, li addita
e mi invita.
Un sussulto.
E’ anch’ esso
uno sguardo implorante.
Infilerò quei gesti dentro
una tasca vuota
nel ghetto infelice dell’ anima mia
C'è l’ho!
La mia storia
non l’ha occupata
lì porterò con me
Lì berrò a piccoli sorsi
azzurri.
Soddisferanno
la mia sete, forse.
Nei cumuli di immondizia
butterò tanto altro
e passerò oltre.
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