lunedì 29 gennaio 2018

Invettiva

INVETTIVA

Le cose inutili che ho fatto nella vita
ti guardano e brindano a te
al tuo collo tintinnano
agghiaccianti
Non c'è mai stato bisogno di mappa  
né bastone in quel cammino
ultima vanità
io sono
ora 
dialogo tra piaghe offese

Voglia feroce di impiccare
tutte le corde in giro.
Dimmi se non mi somiglia!


domenica 28 gennaio 2018

la casa sul fiume



La casa era ancora lì,
sul fiume
dove si era lasciata trent’ anni fa’
non era voluta venir via con lei
-una Babilonia che
                    costava poco.


Ancora lì con le sue stagioni avvinazzate,
storie di sigarette a lei,
l’accendino vuoto a lui
Gli occhi dei vestiti a bucare il soffitto
i cassetti che si rannuvolano nel chiudersi
quella colazione a latte e farfalline
tra gli odori di uova della sera prima
- la solita palingenesi
                       in notturna,

le porte aperte che aveva scambiato
per carezze
profili di pagine nel libro
che aveva scambiato per certezze
la polvere di foto che l' aveva
voluta prima ancora
che nascesse
-a mezzanotte la carrozza
            sarebbe ritornata zucca,

tra gli scarti un anello d' oro falso
manca una pietra:
chissà chi era,
-la scarpetta, la scarpetta
                       a chi appartiene?

Nessuno che metta ordine
nessuno che metta
qualcosa: uno sfondo per respirare
una pelle da graffiare
-amare amare verbo
                    ed aggettivo.

Da quella casa si prende e basta
era fatta così
arrampicata sulle viscere
per questo era rimasta ferma.
Ferma e vuota
lei era fatta così 
-un sogno
       continuamente in differita

giovedì 25 gennaio 2018

S-VANTAGGIO




Mi guardo lì 
testarda
seduta sul mio s-vantaggio.
Incalza la passione!
Non è ancora venuto fuori l'altro di me,

forse l' ieri l'altro
perché sono un tempo
testardo, segreto
e viaggio, seduta sul mio s-vantaggio
ostaggio di un treno in corsa
parlo con tutti i passaggi a livello chiusi,
con le vie senza uscita

e sbatto avanti e indietro
e sono un arabesco in metamorfosi.
Speranza 
-comunque la vivessi, 
una malattia senza narcotico:
non andrò verso di lei-
sai tutto ciò che non so.

La semplicità del caos in me
zampilla come un pene
in un'acquasantiera

mercoledì 24 gennaio 2018

guaina

GUAINA 

Il nome vivo tra le
piccole labbra
Incastro tra desideri è il mio nome
Ho frequentato quel limite schiva 
schiava
mi sono avvolta dentro una guaina di
memorie riparate:
il tempo dopo di me
cos'è?

Solo l'impennata di un'antica
futura
ac-cadenza








Goccia



GOCCIA


Prova a considerarti a pezzetti
pezzi di te a pezzi
-mi dici
non come un'unità.
A questa regola
non sottrarti più
-mi dici.
C'è chi sta nella vita
come un contagocce impazzito e
sconsolato
-mi dici.
Poi, pezzo per pezzo
mi ubriachi
-gola, anima, parola, sesso.


Ecco la goccia di te senza misura!
Come me, l'oceano goccia a goccia.







martedì 23 gennaio 2018

Vertigine



VERTIGINE


Fate finta di credere che non sia finita.
Difficile l'aria
schianta per terra
con violenza
le ore possedute
dalla tua, dalla sua, dalla loro voglia.
E dalla mia?
Perché non tace
il corpo
perché parla ancora?
So, ahime! quel che dice

Un menestrello canta, canta,
mi canta contro
un atto unico, un'esperienza terminale
è il mio corpo
Ma esiste ancora?

Attiro il balcone come l'armadio
attira la polvere 

venerdì 19 gennaio 2018

un libro P





Io sono il mio primo libro
sono anche l'ultima utopia
in mezzo
non so
qualcosa di simile a una sillaba
che come un uccello
urtava la voce,
contavo i granelli di
polvere che
mi davano vita
Non seppi mai (di)
essere madre né figlia,
né carne
di una parola

(L'azzardo è nella metamorfosi)!



aporia

Inesausta aporia
di orizzonti scavati
è il mio nome

come dimenticarsi di me
se piango?

giovedì 18 gennaio 2018

l'idea e l'attesa

L'idea l'ho caricata 
sulle spalle
ho incipriato l'attesa
sul ventre
ho diviso in due la mia passione
accoccolata 
su quella parola che non pronunciavi mai

simile all'urlo.

l'accordo squartato p

Squartiamo un sibemolle,
il piano ha il ramo
inaridito lì nell'angolo
dove i tasti deflorano
il suo vibrare.
La stanza sfoglia ora
i petali dello spartito rimosso,
é solo un vuoto a perdere 
dentro cui ti squagli, ti squa ,
ti sq...

ho distrutto il mio
io precedente




il perdono del sogno

Ti si arrotolano
le parole sulle labbra
la tua notte e la mia
ti ascoltavano gelide
per strada
qualcosa come una lama
ci forni un sogno
Dimenticarsi?
Non lasciare che i sogni perdonino
lì io con te giacqui oltre me, 
aperta
come fossi altrove.
Se le parole
prendono le misure
alle tue maschere e al mio volto
come chi ha fame di bende
chi si farà ora carico del mondo?

E' dove i sogni perdonano che vanno a spasso
i ragni

mercoledì 17 gennaio 2018


A Biagio Conte

17/1/2018,
h. 20,30

Sono andata a trovare Dio
negli occhi di fra' Biagio
e Dio mi ha detto: sto lottando,
sto lottando,
non ho ancora perso le speranze

stava dentro un cartone

lunedì 15 gennaio 2018

casa magica

Metà di me abitava in una casa magica.
Tutte le finestre
davano sulla memoria
se le aprivo
entrava una vecchia illusione, 
di quelle abbandonate
come genitori rattrappiti in salamoia.
non ne usciva più
-solitudini trainanti l'un l'altra.
Era una casa magica, sensuale
faceva male, tanto male
metà di me era sempre sotto le sue macerie,

l'altra le guardava trovatella e fiera
-quando la memoria è novità e chiarezza


domenica 14 gennaio 2018

saldi P

Come arrampica questa
atmosfera,
la notte stravolge il corpo
sciamando qua e là
pro-fumo nero,
un diacono dai piedi freddi
infervora il cammino
non è bastato 
l'organo
non ha ancora digerito
la preghiera
Sono iniziati i saldi
ora anche il tempo del paradiso e dell'inferno
è in offerta speciale
ora anche chi ha pochi soldi
può acquistare santi
sconsacrati

Il calzino
deve ancora essere
sciacquato sulla caviglia allungata


saluto e menzogna P

Ho arpionato un saluto
-un'agonia
guardando le tue accuse
tenerti fuori di casa.
Il dito tagliente che mi
punti contro è solo
una parola,
quella che pronunciai il giorno
in cui il mio "si'" a te fu menzogna
e ancora non lo sapevo
Ora vivo un corpo privo del tuo

L' anima mendicante ha la sciatica
come la mucca di Virginia Woolf

assenza P

Affonda nella derisione
la testa saltata
il corpo vertigina  sconfitto su gambe vuote.
Serve un promemoria
un albero non abbattuto
per ricordare
se andammo da quella parte
-dove sterminammo le lampade e i pianti?-
per essere ancora gente come noi.
Ronza una mosca sul nostro destino.
Non invidio i profeti
ognuno di loro aveva un pezzo
del dolore dell’altro.
Nei testicoli la mente umana
ha uno strano sperma
che attende un'assenza
per fecondare. 
Dio mio, Dio mio perché ti ho abbandonato?
Che corpo ha questa voce?

Oggi il cielo ha bisogno di me
anche se per poco.

venerdì 12 gennaio 2018

cranio P



Sei venuta a trovarmi come
una sfida,
come la vecchia ricetta della nonna
per il ragù
e sei invece tu: morte di carne.
qualcuno forse si affaticherà
all’ultimo momento
a svuotarmi il cranio biforcuto,
perché è con il cervello
che ho peccato

Pietà e illusione,
che incredibili amanti!

Artista

Ho fatto scalpellare l 'altro-me ad uno 
sconosciuto artista,
poi si è dimesso, lasciandomi 
il nulla assorto negli occhi
e un piccone per terra.
Voglio guardare
quei miei occhi per assaporare
la carezza del piccone:
schegge di me
nel suo coraggio

quell'artista
e... quel me















mercoledì 10 gennaio 2018

l' ultima illusione P

L' ULTIMA ILLUSIONE

Un' inquietudine metallica
fende l'aria,
vibra nelle calze come una libertà da strega
svuota il vuoto in un sorso di pazzia:
l'ultima illusione -grida-
c'è in regalo l'ultima illusione, approfittate
....il divieto di pesca è cessato,
....la lenza, la lenza...


... no, non chiamate il capo

domenica 7 gennaio 2018

Shahrazād P


Shahrazād

Mille e una notte è poco
indosso la pelle dei primi desideri

labbra da vivere

sono finiti gli inizi del mondo gesticolando
in piazza
e non ti trovo più
ora solo
suoni uditi incespicando in
una re-surrezione abbandonata

sfilaccio il sacro
tra le dita

sabato 6 gennaio 2018

la tartina P



Ho sbagliato:
ho spalmato il burro su di te, 
non sulla tartina,
     
ora mordo il dolore attaccato alle tue
dita

mercoledì 3 gennaio 2018

scimmia P





Entro in uno sguardo 

come somiglia a una scimmia

la mia morte
come somiglia alla mia scimmia
ora la tua morte

forse ci sono dentro i miei occhi



debitore P

A chi ruberò
me stessa in
nessun luogo?
Tu debitore d' anime
e di specchi
sai che c'è una tua assenza
che mi preoccupa
quando galleggio in te
votino i ricordi,
alzino la mano

Ecco le tracce 

natura

Sono già nella mia natura
nei suoi miti e
nei suoi gesti
scialuppa di ogni mia sterilità
piango nelle sue piogge
viaggio i suoi brulicanti 
cammini
più antichi delle parole,
per trovare la favola originaria

tu fa lo stesso con me in pieno viso
fuori dall'angoscia

martedì 2 gennaio 2018

immagini vuote P




Lavoriamo con immagini
vuote,
è lì che ci addestriamo
alla conta delle nostre città deserte
Si innalzano insolenti
senza geografia
i palazzi dei nostri errori
nelle alternanze sistemiche
dei fari nel porto:
infinitesimali noi
divisi
danzano su s-principi le loro
nanosagome
lì dove non si asciuga
mai il pianto
Non abbiamo ancora imparato
a morire


e questo già basta
già basta



lunedì 1 gennaio 2018

oltre

OLTRE

Ti potrei dedicare un
infinito numero di poesie
e tu non saresti
mai li
Ti potrei dedicare un infinito
numero di donne che desiderano
di ritrovarsi nella tua bellezza
e tu non saresti mai lì
ti potrei dedicare le mie immagini
bianche
lì forse ti intercetterei a cibare
le rivolte dei nostri desideri
mai sopite
Perdonami figlia, è nulla,
è che ti amo oltre ogni incontro,
oltre ogni oltre.