martedì 27 aprile 2021

caro istante

pezzi di me
nati in tempi diversi
in bilico su biglie di vetro
marinai di altre navi
diverso anche
il sangue che vi scorre

caro istante
appollaiato sulla tua storia
lavi alle sue mammelle
bocca d’infante 
succhi sensi vietati
rotoli fuggendo tra i pezzi
ridicolo
e ridi

in piedi tra i piedi 
qui sono io

giovedì 22 aprile 2021

farfalle

Farfalle


e c'era una finestrella

aperta

nel piccolo stanzino

così le farfalle potevano

passare 

lasciare in volo lì 

i loro colori


poi si sarebbe fatto

l'inventario


domenica 18 aprile 2021

piccolo fiore


“il cielo, lo stesso cielo, apertosi all’improvviso, … rivela … una tale assenza che, in esso, da sempre e per sempre, è come se tutto sia perduto” M. Blanchot, “Una scena primitiva


PICCOLO FIORE


manca un fiore nel vaso

un piccolo fiore 

un petalo manca a quel fiore

come una goccia al mare

-una sillabazione ancestrale-


non importa a che ora

ce ne accorgemmo

-era lo stesso il cielo-

né quale sguardo colse l'esserci spazio 

ancora

-né se ci fu terrore-


un’ assenza si rivela

qualcosa rimane da fare

il posto del fiore incompiuto

non travestito

impulso di un istante snudato

attende


non so il colore del petalo che 

manca a quel fiore

qualcosa resta 

possibile all’abisso

a passeggio sul filo delle tue labbra


nei pascoli delle meraviglie un gatto allunga la zampa 

anche lui sa sognare


(Cio che é nato lo sa:

é notturno quel

fiore)





sabato 17 aprile 2021

fuga di gas



"se non mi ami non sarò amato
se non ti amo non amerò"
S. Beckett, Due poesie: "Cascando"


fuga di gas
non si vede non si sente 
uccide

non sei stato un numero 
                               a caso
in un mattino di una vita
tra la folla
            uno sciame di sogni
per ciò che è cominciato

smagrita
            fluttua ora
una navata di abbandoni
senza pilastri

inizia
un conto alla rovescia









l'ultima terra

l’ultima terra, la mia
di chi sarà?

soffrire di fedeltà sconosciute:
sconosciute mete che 
mi chiamate
all'altro

nel paragone perdo:
cieco è lo sguardo
con cui mi cerco
inflessibile
infame
e non mi trovo

ciò che scorge un cieco
é desiderio

mercoledì 14 aprile 2021

mothia

Mothia

"Magica laguna, stordita
dal suo stesso riflesso
...
il disco del sole ruotava
lentamente, lei ne era il centro"
D. Walcott, Magica laguna, stordita, da "Un'altra vita (Tre-Una fiamma semplice)"


Laggiù
Mulini a vento
nel mare
saline
si lascia intravedere ogni tanto
tra le onde secche
come cifra da leggere a rovescio
una città straripata da
qualche affetto
o parola
macinati a pietra
È amore? È morte?
trappola per chi ci finisce dentro
o per chi la evita?
La memoria
non brontola più
mi incrocia le gambe
sul seno
Sbatte il sole
lo Stagnone che messinscena
a non sapere se
guardi o sei guardato

sabato 10 aprile 2021

memoria

Memoria

"La sera di cui parlo Alfred Jarry mi apparve come la personificazione di un fiume, un giovane fiume senza barba, in abiti bagnati da annegato" Guillaumme Apollinaire: "Il fu Alfred Jarry" in A. Jarry: decervelage

Non fu quella sera

(spugnosa atmosfera
una memoria borghese:
legge mani di legno a marionette
poi le muove)

la sera di cui parlo

in abiti bagnati da annegato
disconnesso come l’anima
che ha odore di belva
c'era un uomo e

c'era altra memoria

come macchina sfrecciava svoltando 
i morsi angoli
scombinando dati
tirava fuori un' arma
e la puntava
vaccinandoli contro il contagio  
d'anima borghese

la sera di cui parlo

come in un temporale
un corpo umano
costituito
da una sfera conduttrice e una isolante
fu buon conduttore  
lampeggiò poi tuonò di dolore

e si accasciò

qualcuno portò via 
                     qualcosa





il serpente e la rosa

(presentare me? 
             dispensatemi dal farlo)

cose magiche e portentose
ho inventato: 
   ogni eresia ha un 
                    suo odore

giovane è il fiume
     inzuppato il suo letto
di primavere e sole

se c’è una rosa dammela
          o un serpente con i petali
   della rosa
che pettinano le squame

sono chi sono e non si sa
chi sono

matta da non slegare
o mal riuscito allegato 
al tuo cuore?

(stt...! resti un segreto 
tra noi)

il serpente è andato via
          tra le squame la rosa
Si volevano bene?

si, non a mezza felicità
          senza problemi di peso
del dolore

a confondere tra loro
         chi aiuta e chi è aiutato
senza indugio al timore 

un rovescio di luce
             non è tenebra:
è inondazione:
         non si ruba
la rosa







felicità sbagliata



poi si smette di pensare

miti cortigiani venuti a
prendere me e te
sciabolano
ombre cadute in acqua
troppo pesanti per galleggiare
 
poi volentieri si guardano affondare

può un' eco etichettare
luci che non hanno alfabeto
sedie nell'angolo 
vuote
senza bocca?

poi si strangolano erutti di coscienze 

il luccichio del vino in cui
dormimmo 
perfido desiderio di felicità sbagliata
dà ordini al tempo: 

poi continuare a non pensare 

perchè
la mia anatomia è solo un tuo percorso 

sabato 3 aprile 2021

nel nulla



e ti accarezza!

quanto può stringere forte il nulla?

io non lo so!

eppure glielo chiesi

e lui strinse

strinse innumerevoli corde

strinse di più tirando da dove 

non sapeva di sé


e tu 

tu non c’eri

sulla mia pagina

c’era la tua assenza

a raggi laser come ultima parola:

ammiccava a quel nulla

era scritta in ogni lingua 

tutti leggevano 


lessi anch'io