giovedì 29 novembre 2018

il racconto


IL RACCONTO


Voleva finire 
              non c' era riuscito

le cose gli continuavano 
storie mondane alla curva tra i denti
-come piccoli Belzebù a merenda-
aggrovigliate tra parole
ad impedirgli anche lampi
 -di tenebre  di luce-
e lui in mezzo bastonato 
come non lo avessero capito

Voleva finire 
             non c' era riuscito

Le cose lo apostrofavano senza ostentazione
per lunghe radici
e lui scalciava
poi sulla carta si rotolava 
come il gatto sul tappeto
davanti al caminetto spento
non trovava verità terrorizzate
né realtà da scarabocchiare

Voleva finire
            non c'era riuscito

Le cose raccontavano le sue voci tumefatte
dai toni che l'orecchio non accetta
loro -assassine- sapevano proprio come lui
ma a quel racconto non bastava più 
guardarsi allo specchio
non riusciva ad acciuffarlo
e scriveva sempre a matita colorata
poi cancellava

lui irraggiungibile in mezzo

in mezzo c'era lei che 
non era una cosa 
                 ma un urlo 
il mio urlo



martedì 27 novembre 2018

a sghimbescio



Che ci sto a fare qui?
fuori chiave
a sghimbescio
la mia sensibilità non si sazia
dimentica il mio corpo
è divorata da grandi proporzioni
orco epico meticoloso
che adornavo


mentre dormivo
io non ero ancora nata
tu capovolgevi gli alberi*



* Devo la suggestione de "Gli alberi capovolti" al titolo di una collana de "Il ponte del sale"

il sosia

In ogni piazza giacqui 
con il sosia dell'universo
sfregava la mia pelle
al mio corpo suggeriva
i luoghi della morte
i suoi bizzarri occhi
sfuggenti
fissavano sempre la parete di fronte

non ho creato io 
la mia memoria






lunedì 26 novembre 2018

la passeggiata dei senza-nome

ma poi chi erano quelli?
passavano per strada
ma avevano nome?
I loro nomi si erano fermati 
al semaforo rosso 
loro invece erano passati:
i senza-nome

mancava un momento 
di verità sotto le scarpe
forse era dietro quell'angolo
così arrabbiato alle loro spalle.
Bisognava raggiungerlo!
senza tornare indietro
Dopotutto
il passato ritorna sempre
da chi l'ha perso
Conosce la strada

C'è un riscatto da pagare





un'infanzia

UN' INFANZIA

geografie a matita
segnano luoghi
fuori dai margini dello spartito
madre
balzavo con la tua voce tra i capelli
da un capo all'altro del pentagramma
le note a buttarsi tra colpi contundenti
come tra i tasti neri

un solo sguardo curò l’infanzia
padre
ma non lasciava mai traccia
solo pasti caldi a desco bucato,
tra il dire e non dire
stava sempre una bolla
e c’ero dentro io

a voler troppo del nulla

domenica 25 novembre 2018

gong

il pagliaccio
suonava il gong
seduto
su un'enorme bolla d'aria

non c 'era più sperma
nel mito
per nessuno 

tra le dita di marmo
giunge ferita la parola data
nell' ultimo arrivo

venerdì 23 novembre 2018

un punto nelle parole

c'è un punto 
nelle parole 
riservato alla morte
uno scandalo fragile
silenzioso
che poche lingue conoscono

lì sfregiati
ci destammo
dissotterrammo 
i corpi come ascia di guerra!
un piede dopo l'altro

raccogliemmo 
le cose 
i soffi
le ore

ciò che mancava 
si riempì 
di noi

giovedì 22 novembre 2018

Azzurra/Bianca



Le tue domande hanno
occhi.
Ho preso 
l'abitudine di strisciare su quegli occhi 
il loro colore
mostra inchioda
e io mi accoppio alla mia imperfezione
completamente Azzurra
suonano tutti i miei campanelli d'allarme
rotolando per aria dalle porte
scaravento nel vuoto 
la menzogna sdraiata su di me:
chi mi racconta?
E' un otto 1/2
un cerchio concentrico
nel mio caos
personale

un circo equestre 
una frusta che schiocca
danzano tutti i balli:
papparappapera
parapperappapa

come fucilare
uno sparo di cui si ha bisogno
e non fare cilecca

Poi smettono di guardarmi: splash
Bianca io cado









martedì 20 novembre 2018

brulica

il cuore brulica
arricciato come un formicaio

lo disinfesterò in privato

Il fiore dell'oggi



IL FIORE DELL'OGGI

Sbucciati i mesi
come frutta
-sprizzavano succo
amaro 
seguivo per strada
la traccia flebile
degli ultimi sogni lasciati  
nelle galosce
dai calzini affannati dei passanti

lì in fondo
per nascita 
ammucchiato alla rinfusa
quel che resta
del mondo:
era nudo ma non se ne 
accorgeva

Un territorio
giace oggi sodomitico
con
la memoria perduta
di sé
Nessuno squilibrio si produce

nelle oche




lunedì 19 novembre 2018

apnea



Oggi c'è stata un'apnea
mortale
nel gran viavai del deserto
io ho cospirato contro
qualcuno che mi somigliava:
uno scimpanzé 
si confidava con
l' arcobaleno
in dissolvenza 

i risultati ci evitano



domenica 18 novembre 2018

tegole rosse

Io abito solo gesti e
parole

La mia anima
cos'è la mia anima?
tu attendi sulle tegole rosse 
quella nuvola impensierita
per rivoltarla come le mie
tasche vuote
e fai allungare su di me l'abisso

tu ultimo margine
di me

timbro del tempo



Ora non è più possibile
tornare indietro ai frammenti 
né al futuro
né al presente
- timbro del tempo

Con un'anima senza memoria
sulla mensola a specchio
ti penserò come un dondolio
-e irrompe a saetta una traccia alveolata
in quella virtù di uno sbaglio
in cui ci incontrammo
Nessuno
-nemmeno noi
seppe di uno stare insieme
-e forse non è nel poco il dubbio
Finge di non esserci
quel terremoto che non voleva
esserci
-anche il tempo si confonde

non è vero che il tuo
corpo è più lungo
della mia mano

venerdì 16 novembre 2018

mentre scrivo

Mentre scrivo conosco 
la morte
Scrivo adesso 
con impeto e ferocia

mi si è sganciata l'anima

trallallero trallalà



Aveva un'immagine appesa nell'occhio
non la sopportava più
era incentrabile
A quell'immagine
aveva chiesto la sua vita
un tempo l'aveva
amata
ora era come se fossero insieme
in una cella
a scaldarsi con i cappotti
degli uccelli in gabbia

Se fosse stata adatta
a scoprire 
quanto c'era da sapere
quando qualcuno
muore
al piano di sopra!

Si giocavano
-trallallero trallallà
a dadi
le viscere

martedì 13 novembre 2018

dedica

Non credo ne avrà
paura
tutt' altro...
Come solo lui saprà
fare
sarà l'ultimo a starmi
tra le cosce..

dedico
la mia morte
al primo verme
che ci si imbatterà

se la sarà meritata











che fare



Che fare ?
avere tanto 
perdere tanto
raschiare il fondo del barile
-un cattivo coraggio appiccicoso-
somigliarsi per un tempo
poi non più 
gli scarabocchi non si somigliano

indossare un top arancione
sulla gonna viola 
-una tentazione per le gambe
per aver qualcosa di cui parlare alle scarpe:
cancellare lo scarabocchio!

la verità non è una necessità!





venerdì 9 novembre 2018

i miei compagni

Anche se nessuno conosce
quello dell'altro
si chiamano ancora per nome
i miei compagni 
stanno
a giocare come una volta
a far sberleffi
alla morte:
"è là
-che non ci raggiunga per carità
no è qua
-che non spenga le lampade di già
è appena più oltre
-da qui non può scorgerle è notte
non si vede più
-allora forse è alle spalle
no no guarda riappare: uccidila presto è laggiù..."
Le loro parole risalgono il tempo
quasi fossero prima.
Il mio moncherino
scompiglia loro i capelli
-li afferra
le lacrime che vi diedi per casa 
lì voi abitaste


E i compagni hanno il nome 
di tutti i miei
"perché?"
















mercoledì 7 novembre 2018

il gallo






"i rari esseri umani destati dall'ugola di un gallo
sanno che non ha nome il mese destinato a salutarsi" 
S. D. Massa, Ai muri irata, da "Per assassinarvi: Piacere siamo spettri"


sei un gallo? 
becco per terra
ti lasci guardare vanitoso?
è fame 
       becco quel che c'è
ma non c'è nulla
becco le ombre 
quali ombre?
non vedi? La mia e quella degli altri pennuti 
dai una minuscola beccata qua e là
sono solo un gallo
ma così le ombre si moltiplicano
meglio forse.
E cosa ne sai? 
me l’ha detto ieri la gallina
nel salutarmi:
"la terra ha fame di ombre" 
la gallina
quando?
non ha data la notte destinata a salutarsi
poi le hanno torto il collo























martedì 6 novembre 2018

non-traguardo

tu semini di tagliole il
cammino
in fondo a quell'altrove
il Non-Traguardo
s'apre
con sillabe di insanguinato
umore

Occhi sbarrati
varco giorno per giorno
il Non-Traguardo
Rosso di passione
il tappeto
dove il podio è pronto
Il solo ad obbedirmi
è il Nulla

Tu ed io incontriamo

il primo e l'ultimo
giorno
ci leggiamo nudi

come in un'enciclica






venerdì 2 novembre 2018

luogo


Sono un luogo
in cui tutti nascono
tutti passano
nessuno resta?
- certo una non-misura
O solo un
"non luogo a procedere"?

si è destata in me
la metamorfosi
che attendevo?
non so.
Non so cosa stia facendo
adesso
il mio cadavere
Forse è
con la mia gamba destra
o con la sinistra
forse è col mio
"persino qui"?
Non lo so
Non scalcio più
ma
non mi fermo
non è fermandosi che si arriva

taci taci
non si ingigantisce la verità