Se dovessi dire chi mi ha amata
di chi oggi parlerei?
Ecco non so!
Ma chi sa davvero che cos'è l'amore
io stessa, credo, tremerei.
Eri per me geniale
È inutile tergiversare
la tua assenza mi naviga,
mi nutre e mi divora,
schiaffeggia anche le ossa,
le conta ad una ad una
quasi compendiasse in sè
tutto il venir meno di una vita vuota
Vivere nell'assenza, vivere l'assenza,
lasciarsene assomigliare
e modellare
come una maschera sbilenca da indossare.
E soffocare
nel caldo, nel fredddo, nel tepore
dei giorni inventariati da
una vanitosa immortalità del cuore.
Mangiarla, berla, sorseggiarla a tratti,
tossirla a volte, digerirla mai.
Eri per me geniale
Ho sperato nel tempo
che asciugasse la lacrima e il ricordo
precipitoso.
Ma era inospitale:
il tempo non sa nulla di certe ore,
incapace com' è dei nomi del dolore.
Si, mi assomiglia ora la tua assenza.
Inutilmente il giorno brandirà il suo inizio
Anche cambiare discorso
e' come prendere a pugni l'aria
Sempre leverà il suo canto perverso
questo me ritratto in un ignoto altrove
Eri per me geniale
Ciò di cui ho bisogno
adesso è solo
un bagno impudico
d'innocenza.
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