Questa mia lirica è stata presentata con successo al contest "Il volo di Esterina: intorno ad un verso riuniamo gli affini"
Il contest proponeva ai partecipanti di agganciarsi ad un verso (a loro scelta) di un poeta italiano del 900 e di costruire in ideale continuità una propria lirica. Io ho scelto un verso di Davide Rondoni che a sua volta si agganciava ad un verso di Dante, portando in certo modo avanti una operazione analoga a quella suggerita da G. Cerbino. Ho celebrato così quello che ho chiamato "Debito Poetico": nessun poeta nasce dal nulla
Il contest proponeva ai partecipanti di agganciarsi ad un verso (a loro scelta) di un poeta italiano del 900 e di costruire in ideale continuità una propria lirica. Io ho scelto un verso di Davide Rondoni che a sua volta si agganciava ad un verso di Dante, portando in certo modo avanti una operazione analoga a quella suggerita da G. Cerbino. Ho celebrato così quello che ho chiamato "Debito Poetico": nessun poeta nasce dal nulla
DEBITO POETICO
"Io m'intuo come tu ti immii"
....darti questa carezza è il segreto del mondo?
immiati, m'intuo e"
(D. Rondoni, Tu dici: intuarsi è segno)
Ecco l'orma desueta, la magia del dattilo straniero.
L' impronta è di continuo, ma nel verso è discreta
Sono nella bellezza tua di contrabbando,
vado per fratte dentro il suo splendore
"Io m'intuo come tu ti immii"
"Io m'intuo come tu ti immii"
quasi l' in-te dovesse a tua insaputa, essere in-me
E quell' ora-arrivo che mai mi concedesti
sgrano nei miei sensi in fuga.
Ogni giorno è altro eppure uguale
Raccoglie ciottoli di versi appena munti
Latitudini, longitudini di assenze
deste sempre quali inavvertite presenze
Sanno le une delle altre come il tempo sa di noi
quando suona con l'armonica a bocca poesie.
A volo ho attraversato prati
che il mio stivale non osa calpestare.
Si è prodotto un qualche tramestio
qualche sussulto, forse solo un balenio.
Rovesciate allo specchio, righe intrecciate
come immagini dei nostri silenzi
come immagini dei nostri silenzi
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