quel tavolo di formica
di cui non sapevo nulla
Vi giacevano sparsi in vario modo
le copie del mio libro
Bramavano di catturar lo sguardo
e cambiavano posizione,
irrequiete, si alternavano,
ora sopra, ora sotto
dimentiche di essere
tutte eguali.
E io subito amai
quel tavolo di formica.
"L' oltre me" faceva
bella mostra di sé,
finalmente oltre me.
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