giovedì 26 maggio 2016

LA DANZA

LA DANZA

Vorrei portarti a me
e avrò me in te.
C'è qualcosa fuori?
Oltre noi, intendo?
Sì, un' attesa infinita,
una ricerca.
Accostamento,
intreccio lieve,
costante,
e poi vaga distanza.
Ecco, è una danza.
Una melodia dell' alternanza.
La danzeremo insieme
nell'ascolto di un suono
dalle molti voci,
di una voce
dai molti suoni
che tarda, ancora e sempre
ad arrivare,
che tarda, ancora e sempre
ad appagare.
Tu vuoi portarmi a te
e avrò te in me.
Per un tempo.
Un tempo nostro,
forse inesistente:
quello del miraggio
della nostra piccola,
immensa verità
che oggi per noi,
solo per noi
si fa "Presente".

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