domenica 19 dicembre 2021

cornice intagliata

Cornice intagliata

Pezzi di me 
nati in un tempo dopo il mio, 
s' inseguono e ti seguono 
desideranti 
per te ogni passione. 

Sono ancora in quella danza
che mi ha sempre danzato
al ritmo di un' età
sulle punte 
che di me non ha nulla
tranne il tuo sguardo: 
una distanza
in cornice intagliata


venerdì 17 dicembre 2021

l'innocenza

"A ognuno la sua clessidra, per farla finita con la clessidra. Per continuare a disseminarsi nella cecità."R. Char, Erbe aromatiche cacciatrici in “La dimora del tempo sospeso, Quaderni di traduzioni LXXXII”, trad. di Francesco Marotta



hai messo la mia innocenza in 

una clessidra 

come una rivolta da sgocciolare

con discrezione

senza farne apparire

il non senso,

la cecità


e io 

sono venuta solo a guardare

come vesti il mondo

come sei vestito 


sabato 11 dicembre 2021

stile di vita

la verità è uno 

stile di vita

ci apparteneva

come la nascita in esilio


come il battito della fabbrica

appartiene all’operaio

e ai topi che la inseguono 

in una slabbratura di domande


la moltitudine 

appartiene all’anima

quando vi entra 

la verità 


giovedì 9 dicembre 2021

evaporata

EVAPORATA 


una notte da quelle parti

passò la mia strada maestra

poi evaporò

su un fondo bianco


la notte rimase e 

fu un urlo


mercoledì 1 dicembre 2021

Soliloquio

Soliloquo

In questo lungo racconto 
mezzo vuoto
spezzi angoli curve cerchi

nessun centro
da cui muovere
o a cui tornare

tatuaggi le parole sillabate
sulla lingua
-promessa di carne-
rotearle a strascico tra il palato
poi in gola

sfumano i desideri
nei soliloqui inghiottiti dinnanzi
al mare
la gente quasi non sa
che cosa perde
come lo spermatozoo non sa
del suo destino

mi fa paura la diagonale
perché taglia

martedì 30 novembre 2021

"non capisco"

torchi  
di destini nerofumo
girano di notte per casa
e i "non capisco"
con l'umore sgusciante di lucertole
senza coda
cambiano posto agli oggetti
sul comodino

io non stavo più alle parti del mio corpo
il nome non è un
fratello di latte
è  fatica
e la sveglia una guerra di religione

prima che lo specchio immemore
si ubriachi
ancora

giovedì 25 novembre 2021

questo non si fa

E' fatto di minuti il cielo
stasera
      gracili
di delicata costituzione

la tua solitudine s'appressò alla mia
come sempre
la mia era pallore
truce la tua: era follia

fare l'amore col filo spinato
tener muto l'orrore
ecco, questo non si fa!

coltello sulla carne
poi dentro e fuori
e ancora dentro e ancora fuori
sangue: sapore di tutti

E' fatto di minuti il cielo
stasera
      gracili
di delicata costituzione

come me

martedì 23 novembre 2021

intimi acquarelli

intimi acquerelli 

scrostati

tratteggiati nel mio qualcuno solo a metà

lasciano ancora affiorare

impeti sul 

piede di guerra 

prima della resa

 

li lasciai attendere

mi lasciarono attendere


lunedì 22 novembre 2021

nel tuo nome



e io ti vedevo:
un uomo 
spalle girate a se stesso 

mi piacciono le lettere 
                      del tuo nome
grinta saltellante 
quando è mito la luna
insolito desiderio il loro comporsi 
improvviso una per una
divampando strati su strati di senso
fato o adorabile bluff?
l'ultimo non cancella il primo

e tu mi chiedi: quale
dei miei nomi già morti?

ah disattento
denuncia in me l'amore!
           ho creduto nel tuo corpo
nel tuo nome
            ho goduto

domenica 21 novembre 2021

guardavo

Chi digerisce una vita evasiva

scritta su muri

che non hanno preso appunti?


ho chiamato a raccolta

calze bucate al calcagno

per separare le visioni dagli equivoci

l'intesa dalla resa

pezzetti di sussurri da vicini rumorosi

dimenticanze incalzanti da torrenziali irrequietezze

incongruenze e peccati da incoscienze 


guardavo te e la mia vita

      seduti al bar

             vicino a una toilette maleodorante


                                     All'uscita

si paga lo stesso salato


Nervi d'arpa: le poesie di Maram al-Masri

Nervi d'arpa: le poesie di Maram al-Masri: Maram al-Masri - Poesie Madame Chevrot Grazie a tutti quelli Aspetto dietro la tua porta Aspetto, e cosa aspe...

venerdì 19 novembre 2021

inquietudine

da dove arrivano le cose
che affondano i
mutilati dall'amore?

Sono sparita dentro l' inquietudine
come dentro un sacco a pelo
e continuo
ad avere freddo.
L'inquietudine non è la mia inquietudine,
sono io.

Solo dalle bestie possiamo
apprendere come si fa
ad amare la vita?

domenica 7 novembre 2021

figura che si chiude



figura che si chiude

straniera di dolcezza 

sul piano inclinato della terra

tra l'erba molle e le sue tracce

ricevo indicazioni incomplete per 

il viaggio


sperduta entro me stessa

fra tre sedie e la stufa





venerdì 5 novembre 2021

DOUBLE FACE

DOUBLE FACE


"le parole non fanno l'amore
fanno l'assenza
se dico acqua berrò"? (A. Pizarnik, da "Poesie non raccolte in volume")

pantofola ai piedi di un cappotto
"resto" come chi sta prigioniero di un "lasciare"
e chiedo:
che ci faccio andando? 
il mio "senza senso"
non ha già guadato questo fiume?

sulla riva opposta
pezzi di "" in un venir meno quotidiano:
il dalle gambe
dalle braccia
dalla pelle,
dal cuore
il mio corpo che sta dentro un mio corpo che va

e poi il venir meno "in sé" della parola:
scrivere "acqua" e non poterla bere 

il Genio della lampada sfumando
rincorre in me Aladino


giovedì 4 novembre 2021

discorsi 2 corpi di caduta




queste nuvole cupe nel giardino 
dell'inizio
questi margini inceppati
i nostri volti 
a scalare arcobaleni 
senza pace

e questi corpi di caduta

ci salvavamo
mischiando l'un l'altro
le parole









dentro

dentro

le mie parole

dentro una parola sola

ti ci accomodavi piuma serena, 

poi pietra allegra ti ci rotolavi

il possesso l'uno dell'altro usciva da noi 

a piccoli passi di cuscino


io ti pronunciavo

mercoledì 3 novembre 2021

la passeggera dell'inconscio

La Passeggera dell’inconscio


                       "Ombra voleva un giardino"

                         A.Pizarnick, p.400


per forza d'inerzia

senza destino

diedi guizzo all'inconscio

è lui che ascoltai

in mia assenza


ora che l'ultimo hotel mi aspetta


nel giardino dei desideri

la Passeggera dell'Inconscio

si colse fiore

piantò la tenda e

a picconate

mi sbriciolò nel mondo


martedì 2 novembre 2021

discorsi 3 carne di parola

il mio corpo è linguaggio
mia ne è la forza
e la musica desolata;
la sua risata prefica
continua i silenzi del testo
la cagna in me insiste
come un sudario nero
a ringhiare contro la carne
di parole
e io non ne posso più!

lunedì 1 novembre 2021

fino alla fine

 FINO ALLA FINE


“Fra noi, fino alla fine, tutto fu inizio. Perché l’inizio saturava le condizioni dell’amore”

L. Triolo, "Lettera a Nicola" da Dialoghi di una vagina e delle sue lenzuola


Non c'è 

un "prima d'incontrarti"


come uccelli che il vento non contiene

i nostri camuffamenti

baci come ossa saldati 

alla carne 

e senza indulgenza

noi che non scegliemmo le nostre trappole

non uccidemmo la nostra morte


tra noi fino alla fine

tutto fu inizio


Il Mudec mette in mostra l'identità culturale di Marc Chagall - la  Repubblica

ho appiccato fuoco

ho appiccato fuoco 

a uno specchio: 

sfera notturna 

d’insonnie 

e rovinate assenze


ho appiccato fuoco a ogni distanza tra

corpo e desiderio

estasi nuda ho contato fino 

a dieci

intrecciando fiori

ai fianchi 


ho appiccato fuoco alla

mia morte

l’ho presa alle spalle

è stato facile

aveva per me 

sollecitudini materne


martedì 12 ottobre 2021

passione



PASSIONE


Chi scrive ciò che io scrivo

e quando?

Non so.


c’è un'offerta di me

una trappola al fosforo

un’esuberanza di cuore

guizza dentro 

poesie,


taglia a strisce pellicce

di parole

che vengono alla mente di distanze 

personali


non la conosco

le dico: fai tu!


Io 

sono sorella di Caino

mi ha regalato i guanti

per coprirmi le sue stigmate

insanguinate,


indosso un paio di scarpe strette,

nell’ andare forte è il dolore.


lei

ha per padre un amore


domenica 10 ottobre 2021

com'è fatto un uomo 2021

COM’E’ FATTO UN UOMO



vuoi sapere com’è fatto un uomo?

quante volte 

ha pianto dietro una porta?

ha sorriso a qualcuno

e il sorriso non é andato a segno?

quante volte

-crampi allo stomaco per la paura-

ha messo in moto 

senza sapere dove andare?


vuoi sapere in quante 

pizzerie ha gettato la spugna

voglioso di momenti senza pensare 

momenti passionali

dove ad esporsi è l' anima e il resto 

sta a guardare?


vuoi sapere quante volte ha 

pregato Dio

invocando le corna di cervo 

del suo io?

quante volte 

il sangue fremeva di desiderio,

i muscoli ridevano nella speranza,

e lui si ergeva in tua presenza?


vuoi sapere com'è fatto un uomo?

perché é così certo che avrà quel 

che ha chiesto all'universo?

ecco

non lo so!


ma se avessi il tuo numero, 

ti telefonerei









una vita morale

LA VITA MORALE 20/9/2016




LA VITA MORALE

"vita morale" cos'è mai?
qualcosa a frugare nel taschino
per controllare fin l'ultimo centino?
L'occhio del "tu DEVI"
scruta da una scatola
ben confezionata
che nessuno apre:
è già pre-data!
Ci nuoti dentro
con un po' di noia,
pieno di mille scrupoli
e in fondo senza gioia.
Oppure è come il thé verde del mattino?
Svolge sui fianchi dell'anima che viaggia
un'azione antiossidante,
tonica, drenante:
usa
l'imperativo categorico kantiano
solo in autostrada,
un convincente invito
ad andar piano.

lunedì 4 ottobre 2021

s' incrociano stelle cadenti



per via
s' incrociano stelle cadenti
di un' altra delusione,
numeri di amarezza
i sorrisi a risparmio
sulla lingua
 
gli umori pagano pesanti 
pedaggi
ai pregiudizi del timpano
qualche parola li fotografa
ma non è obbligatorio
leggerla

non vengo alle mani col
cuore di ieri
gli racconto barzellette




mercoledì 29 settembre 2021

desiderio pericoloso

è notte
attraverso respiri bugiardi di statue
che nei giardini ululano
la fine del giorno 
alla luna

regalo
un sorriso falso
alla loro baraonda di 
vuoto
dal colore scalfito 

posso suonare chitarre 
alla luna 
respirarne la luminosa calvizie 
è come vendessi sabbia
al deserto!

questo è paesaggio di un desiderio
pericoloso invito a un trasloco  
in quell'immobile 
vuoto
si può scrivere: invidia

la luna che pensa 
a me
dice: domani
e fa solo un buco nel plenilunio
precedente
 

domenica 26 settembre 2021

immediatezza






  "                                         ...una colomba pugnalata
...con schizzi di crepacuore sul petto
...
Una vita c'ha messo per beccare - e poi via, a cuscinate, penne
di qua penne di là" 
S. Armitage; "Comprensione" da In cerca di vite già perse,  p, 217


un'immediatezza è il vivere
s'intrufola in tracce di senso-non senso
mette in riga la tua faccia
accende un ruolo
poi lo spegne

una frase odia ciò che dice:
questa città è dei dimenticati
una sfida, una denuncia
ma a chi?
le penne si adagiano piano

sul manto stradale


sfreccia un' ambulanza 















domenica 19 settembre 2021

vucciria


Vucciria 


sul marmo dei pesci

le mosche di allora

e aria a girare forsennata 

la danza della ventola innocente

              minigonne senza giradischi

a liquidare infanzie del giorno prima


un attimo anziano

ancora sogna per me una storia diversa

sul palinsesto ammutolito

della melodia corrimano su effervescenti 

acque passate 

bicchiere di preghiere senza udito

ciò che sarei stata.

---------

il pescivendolo mano a vento

caccia la mosca

rimango il culo bianco del 

quadro di Guttuso.


I commercianti di tempo

riprendono le vendite


sabato 18 settembre 2021

fattezze ignote


non chiedere dove

siano finite le fattezze indistinguibili

di un volto

le rondini che vi si sono posate e poi

sono volate


(gli spasimi arraffano ali destinate 

alle transenne)


sai che ci sono 

in uno scavo senza vigliaccheria 

                senza esultanza

è passato il forcipe della domanda

su una nascita che non ti 

darà mai calendario

né nome

lì ti sei figlio!


non chiedere:

senza imparare il silenzio

ho imparato a stare zitta


vento di domande



sui mobili di casa
foto tutte senza volto

somigliare a qualcuno
che non si conosce
flussi spietati di cornici senza stimoli:
la propria preistoria senza fattezze
come un quadro di Bacon


cucire un 
vento di domande
come sudario
per la sepoltura

non è poi molto!

mercoledì 25 agosto 2021

io e gli altri

io non sono come gli altri
anche se ci somiglio
moltissimo 

niente di più

si può dire di loro

martedì 24 agosto 2021

poco luogo

"exit Remus. Oremus pro eo"
R. Pagnanelli Epigrammi dell'inconsistenza

-----------
voce di spaesamento
lungo la scarpata dell'anima:
poco luogo è il mio 

"exit Remus. Oremus pro eo"

si consuma questa scorza dentro un'altra;
impossibile pace
non rispondono più le stelle
lo sconfinamento è su un altro registro

ora a vivermi è un suicidio
non mio
un suicidio che non conosco,
un poco luogo 
ad altri appartenuto
dove si cosse un pane sempre crudo
che ogni giorno allinguo

sempre perfetto è il farsi notte
sigillo di civette
in quella tazza bevo il mio alfabeto

"Si è fatta sera: perdonatemi che si sia fatta sera!"*


*Friedrich Nietzsche, “Così parlò Zarathustra”

sabato 21 agosto 2021

Lina: pezzi di vita






"Sognavamo con i vermi
sotto un Braille di stelle"  
(S. Armitage, da "Possiamo concederci un breve periodo di esultanza" 
ora in "In cerca di vite già perse")


Lina non era una persona seria
e nemmeno non seria

aveva atteso invano come un 
rumore 
che qualcosa accadesse
che i figli si sistemassero
che gongolassero almeno un po'
una timida esultanza
tipo lo scodinzolio di un cane 
che non desta invidia

ce n'era una senza caroselli in testa
che non riusciva proprio
a spruzzare coriandoli sulla vita e nemmeno su qualcuno e 
comprava scarpe rossoscuro
anche naftalinizzate
-sindrome da millepiedi-
per lei aveva desiderato
-scherzi a parte-
un portafoglio a fisarmonica, 

un'altra senza lavoro e tanti guai
le diede finalmente 
la notizia 
aveva deciso di prendersi un cane
"forse -disse all'
 ago sotto l'unghia-
sul marciapiede di fronte 
c'è ancora un po' di spazio,
basta che 
si metta d'accordo col clochard 
più anziano"

degli altri  
quando me ne parlò
non ricordava più bene
uno, credeva, facesse in qualche teatro all'aperto
lo spettatore
sotto un Braille di stelle: 
guardava gli altri recitare
grandiosi copioni
cioè vivere
e non rubava la scena a nessuno

Non era particolarmente amareggiata

"sono stata tutta la vita sopra i piedi
come una ciliegina su uno stronzo"

venerdì 20 agosto 2021

Lina: uscì dalla cucina

LINA 

uscì dalla cucina
con il fornello acceso
spense la luce
rimasero
sul fuoco arcobaleni
su
paludi d'anima

e tutti i nomi delle porte 
lasciati aperti
tra desiderio e meningi affilate 
nella ruggine

era fatta così lei
"credi a me" diceva
ai raggi di sole
e urinava gocce di abbandono


giovedì 19 agosto 2021

forse

FORSE 


Facciamo finta che io non sia io

e tu non sia tu

hai poggiati gli occhiali

sul comodino

e io li ho presi per leggere

ciò che hai scritto

Non verrebbe forse fuori

che io sono te

e tu sei me?

Forse


tu non porti occhiali

                e nemmeno io


mercoledì 18 agosto 2021

mi sarebbe piaciuto

 Domenica

dopo la Messa

mi sarebbe piaciuto

spogliare Dio, non

               dei suoi attributi ma

     delle sue vesti

metterne a nudo l’ansimante sigillo

mi sarebbe piaciuto vedere

                               qualcosa di....


diverso da un tritatutto

one touch per preparare

il pranzo

lunedì 16 agosto 2021

senza ambiguità

non volevamo ambiguità
parlavamo alle scarpe
perché le lingue camminassero
spedite

venerdì 13 agosto 2021

Gloria

 e ci sei

a sbucciare semi di passato

per ricamare i giorni di domani 

mingherlina asciutta 

gentile 

sottoveste di seta e di ricordi

sto qui a strapparti

lo sguardo pronto 

all’altro

senza troppe parole

la mia saliva sapora

il gusto con te della memoria  

perché tu sei così: 

sei Gloria


sabato 7 agosto 2021

En ce bordeaux

En ce bordeaux ou tenons nostre estat
(F. Villon: Ballade de la Grosse Margot)


scende a cascate il sogno
ove tu sei
sul fruscio di lenzuola
ciò che vi giace dentro è 
indistinta bellezza
ansia di odore

apri la mia calda morte
a piccoli pezzi
pulsa in tua attesa 
come la vita

quattro piedi di furore per 
    assaltare questa roccia di malia
farla cadere molle
       dentro le mie calze s-velate a te
leggermente fumée

apro la tua calda morte
la tengo sulla punta delle dita
      se lancia coltelli
c'è un'ora da offrirle 
non più 
come a una parola che 
in silenzio ascolta 
 
il resto è 
incanto
a rompere i sigilli
del cuore

l’indicibile tra noi non ha misura