(F. Villon: Ballade de la Grosse Margot)
scende a cascate il sogno
ove tu sei
sul fruscio di lenzuola
ciò che vi giace dentro è
indistinta bellezza
ansia di odore
apri la mia calda morte
a piccoli pezzi
pulsa in tua attesa
come la vita
quattro piedi di furore per
assaltare questa roccia di malia
farla cadere molle
dentro le mie calze s-velate a te
leggermente fumée
apro la tua calda morte
la tengo sulla punta delle dita
se lancia coltelli
c'è un'ora da offrirle
non più
come a una parola che
in silenzio ascolta
il resto è
incanto
a rompere i sigilli
del cuore
l’indicibile tra noi non ha misura
Nessun commento:
Posta un commento