sabato 21 agosto 2021

Lina: pezzi di vita






"Sognavamo con i vermi
sotto un Braille di stelle"  
(S. Armitage, da "Possiamo concederci un breve periodo di esultanza" 
ora in "In cerca di vite già perse")


Lina non era una persona seria
e nemmeno non seria

aveva atteso invano come un 
rumore 
che qualcosa accadesse
che i figli si sistemassero
che gongolassero almeno un po'
una timida esultanza
tipo lo scodinzolio di un cane 
che non desta invidia

ce n'era una senza caroselli in testa
che non riusciva proprio
a spruzzare coriandoli sulla vita e nemmeno su qualcuno e 
comprava scarpe rossoscuro
anche naftalinizzate
-sindrome da millepiedi-
per lei aveva desiderato
-scherzi a parte-
un portafoglio a fisarmonica, 

un'altra senza lavoro e tanti guai
le diede finalmente 
la notizia 
aveva deciso di prendersi un cane
"forse -disse all'
 ago sotto l'unghia-
sul marciapiede di fronte 
c'è ancora un po' di spazio,
basta che 
si metta d'accordo col clochard 
più anziano"

degli altri  
quando me ne parlò
non ricordava più bene
uno, credeva, facesse in qualche teatro all'aperto
lo spettatore
sotto un Braille di stelle: 
guardava gli altri recitare
grandiosi copioni
cioè vivere
e non rubava la scena a nessuno

Non era particolarmente amareggiata

"sono stata tutta la vita sopra i piedi
come una ciliegina su uno stronzo"

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