non chiedere dove
siano finite le fattezze indistinguibili
di un volto
le rondini che vi si sono posate e poi
sono volate
(gli spasimi arraffano ali destinate
alle transenne)
sai che ci sono
in uno scavo senza vigliaccheria
senza esultanza
è passato il forcipe della domanda
su una nascita che non ti
darà mai calendario
né nome
lì ti sei figlio!
non chiedere:
senza imparare il silenzio
ho imparato a stare zitta
Nessun commento:
Posta un commento