delle amicizie estive".
Così l' ho sempre chiamato.
Agosto, attorcigliato al gelso, era piantato
dentro la mia mano
e la tenevo aperta.
Le sue radici, intricate tra i capelli
adescavano
selvaggi progetti di gioventù
e bellezza.
Lì nascevamo ai giorni e all'amore:
figli d'uomo ignari ancora
di paesaggi amari,
pronti a spiccare il volo
verso quel filo d'erba
cui era legata
la mia, la tua, la sua,
la nostra vita.
Ora, chiusa la mano,
le radici del gelso
tra i capelli
mi attraversano sempre la memoria.
Altra canzone cantano
le fronde
e le amicizie estive,
in queste ore scatenate,
nuotano contro mano
nel mio cuore.
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