"s'è assuefatto anche l'argine
all'impassibile mia velocità"
A. Rizzi, Derive senza approdi
si viaggia a lungo
stando fermi
per stasera non occorre altro
contare i passi
misurare distanze sveglie
e addormentate
nel mio caos di viaggio
la tua fossetta
il mento che accoglie
un'ossessionato accamparsi
per indicazioni di rotta
e le rilancia
a un mozzicone d'amore
rimasto abbandonato
sul selciato
che ora passa in rivista i tuoi passi
e non sai
quand'è nato
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