giovedì 30 aprile 2020

il turno




di chi è ora il turno
dopo che l’assenza
di un “è lui a bussare”
ha iniziato la nostra partita?
continuum di invisibili saccheggi
robaccia da vecchi dolori
in botti di rovere
altrui
con trenta grammi di fiele
e un tempo crollato sulla bocca mia tua
prima dei baci
erano prigioniere le nostre mani
e i sogni impiccati al palo
fingevamo di dormire
leccando mostarda dolce sul cuscino
mentre centellin
amavamo
le nostre paure
e io incinta dei tuoi pensieri...
accompagnami nell’uscir fuori da te
conducimi in spaesate ombre
a scolorire ogni esplosione

lì dove rosola lentamente
lo spiedo

si scrive di una vita o di una morte
che
non ci sappiamo dare

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