Andremo via
ci lasceremo in disuso
lasceremo anche i baci
accordati
a statue
che abbiamo abbracciato
nei giorni di fuoco
a ore di pietra che credemmo
di seta
ai gesti accaldati per anni
Tolgo dai mobili quel che vi resta:
polvere di voci senza
inflessione
quando il percorso fa
un passo avanti al ritmo del vuoto
La carne la carne
niente più è un rimanere
è partita adesso
era fuggita prima.
Non rimbalza più tra
le dita stracciate
È in stato di grazia
un delirio di
assenze
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