martedì 28 maggio 2019

soliloquio





parlo verso il silenzio

uguale inesistente

rabbrividisce come un’albergo 

sotto la neve

d’accordo: è immobile!

la carne ora si abbarbica 

alle ossa

la pelle maschera un sogno

sul fiume

e scorre scorre

ma come è lontano l’”ora”!

ti incontrerò

nella tua assenza:

chiaroveggente amica

ha indossato

il mio scialle a fantasia:

un cartoccio al desiderio

lì si è fermato il mio silenzio

chi si imbatte adesso

nella parola che

l'ha creato?

una parola infilzata su un cancello

una parola cancellata


parlo verso il tuo silenzio

non è intero

innamorato com’é

ora ne scorgo una parte

(lascio che mi attragga)

ma come è lontano l’”ora”!

l'altra non so dov’è




















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