lunedì 20 agosto 2018

la finestra



ho cambiato finestra una volta
due volte, tre,
e poi ancora e ancora

qualcuno seduto al tavolo
guardava
io sentivo le punte rotonde delle sue scarpe
calpestare il suolo
graffiare
lasciare strisce sorde come rumori
anche sulle caviglie
quasi a voler parlare

si impossessava dei miei occhi
andava in cerca dei perché 

perché in nessuna ricordassi ciò che
vedevo
come le finestre dessero sul
nulla
Eppure erano lì
e io volevo vedere un sacco di cose
invisibili

sguardi distolti da un testo
rapporti interrotti tra vista e mente

tu volevi fare case
con le carte
con finestre invisibili




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