LA STORIA
Mi sta di fronte immobile,
la riconosco,
è lei: la Storia.
È interminabile.
non ne vedo l'inizio,
né la fine.
Mi fissa incredula,
per non essersi accorta di me:
qualcosa, qualcuno le è sfuggito.
La guardo appena.
Poi anch'io fisso qualcosa,
ma non dalla sua direzione.
Arriva il mio sguardo
dalla non-storia.
Dagli eventi che avrei voluti
e che mai ci sono stati.
O meglio, non-ancora.
È da lì che proviene
il mio sguardo,
dal non-ancora,
verso lì anche muove
e vaga nel desiderio,
nel sogno.
E il sogno da lui
si fa raccontare
e diventa parola
E il sogno
che si fa parola
è ancora più
interminabile
della Storia e non ha fine.
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