giovedì 5 aprile 2018
come
COME
Come i bambini
metto in bocca le cose
per conoscere
Come incessante domanda
stringo tra i denti il morso
per farmi guidare
Come i ladri e i rifugiati
quando suona il postino
cerco un' aria di chiesa per nascondere la testa
Come anima non ho un ieri
e ho bisogno di un corpo di carne stanco
di essere buono
Come una che sviene
non sapevo più contare le mie dita
Come un presagio
su cui alta è cresciuta l'erba
il mio urlo risucchia anche i vetri
Come trovatore di suppliche
ho catturato l'infelicità
di ciò che muore
Avrò i piedi sporchi
l'ultima sera
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