FANTASMI CONFUSI A TEATRO
Il riflesso dei miei fantasmi
ha la tua voce, le tue parole,
i tuoi no
e...
la mia faccia!
Riflessi sarcastici,
risate stridule
rispecchiano nel tuo ventre
di sabbia.
la mia rabbia
In un improvvisato teatro
una compagnia girovaga di pensieri
degenerati e senza pudore
infilza in bocca spilli
di applausi allo spiedo.
Dispersi gli incisivi,
fili interdentali dialogano
inutilmente
con gengive sanguinolente
nel golfo mistico,
mentre
il vento col morbo di Parkinson
solleva il palcoscenico
e lo avvolge tremolante
in una nuvola di sipario
Indosso soprabito
e cappello in platea
Li saluto garbato
e vado per strada.
Fischiettando,
un bastone rotea una mano
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