IL RACCONTO
le cose gli continuavano
storie mondane alla curva tra i denti
Voleva finire
Le cose lo apostrofavano senza ostentazione
per lunghe radici
e lui scalciava
poi sulla carta si rotolava
come il gatto sul tappeto
Le cose raccontavano le sue voci tumefatte
lui irraggiungibile in mezzo
in mezzo c'era lei che
Voleva finire
non c' era riuscito
le cose gli continuavano
storie mondane alla curva tra i denti
-come piccoli Belzebù a merenda-
aggrovigliate tra parole
aggrovigliate tra parole
ad impedirgli anche lampi
-di tenebre di luce-
e lui in mezzo bastonato
come non lo avessero capito
-di tenebre di luce-
e lui in mezzo bastonato
come non lo avessero capito
Voleva finire
non c' era riuscito
Le cose lo apostrofavano senza ostentazione
per lunghe radici
e lui scalciava
poi sulla carta si rotolava
come il gatto sul tappeto
davanti al caminetto spento
non trovava verità terrorizzate
né realtà da scarabocchiare
Voleva finire
non c'era riuscito
Le cose raccontavano le sue voci tumefatte
dai toni che l'orecchio non accetta
loro -assassine- sapevano proprio come lui
ma a quel racconto non bastava più
loro -assassine- sapevano proprio come lui
ma a quel racconto non bastava più
guardarsi allo specchio
non riusciva ad acciuffarlo
e scriveva sempre a matita colorata
poi cancellava
poi cancellava
lui irraggiungibile in mezzo
in mezzo c'era lei che
non era una cosa
ma un urlo
il mio urlo