L'ISOLA DEI SALICI
vado a cercare un’altra isola
da abitare
per quando arriverà
la notte
e non ci saranno più
rematori né
barche da
affittare
cerco l'isola di
un corpo
in cui vedermi nascere
esplodendo tra il sangue
di mia madre
come una
preghiera urlante
cerco un'isola nella
mente da dove
strappare la collana di
maschere che indosso
-maschere cicatrici-
e con una lingua vera
leccare il desiderio che ho
di un nome
cerco l'isola delle
domande avare
quelle dei vinti
sgozzati
e illividiti
in un paesaggio mutilato da
riformulare
vado a incontrare i miei compagni
giovani e snelli
stanno ancora laggiù
sull'isola dei salici
a giocare
come un tempo
a far sberleffi veloci alla morte
si chiamano per nome
i nomi di tutte le risposte
che io
non ho saputo dare
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