GIRO-VAGANDO +
Un filo d'erba
si rifiuta al sasso,
il bianco lucido dei denti,
trasloca nell'affanno di una smorfia
l'oscenità sorridente che ti
allaccia le scarpe
una tasca respinge inorridita
il moncherino di un aborigeno,
mentre una fata
legge con la bacchetta magica
la cronaca quotidiana
e gli orari di apertura dei negozi.
L'invisibile è preso di mira
dal tiratore scelto.
Un'ora esplode
dentro il minuto di un'altra.
Peter Pan prende le misure dell'infinito
e le comunica
temendo di aver sbagliato.
Una ragione fibrillante
rotola addosso.
al suo sabotatore.
lui intesse reti per catturare ombre
e tu arrossisci
al levarsi del giorno
giro-vagando in me.
Nessuno può chiedere
spiegazioni oggi.
Abbiamo fretta
di non arrivare mai.
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