Da che punto di me muovevi,
volto di piuma amato?
Eppure lì
tra le tue labbra chiuse
s'insinuò la mia parola.
Cose di te amai,
gomiti, caviglie...
anche tanto altro,
ma tu non sei un racconto.
Un portaschiavi avevo approntato
e ci avevo appeso
me.
Poi s' imbrattò di ruggine d'uomo,
di rabbia in tempesta
Ogni macchia trattai al sole
con limone e sale,
ma non venne più via.
Radiografia dell'oggi
punto oscuro
tra coppe rotte e champagne
versato,
tra brindisi di sanguisughe
e imprecazioni ingoiate.
Misantropia di linguaggi,
moltitudine di solitudini.
Schianto di ore.
Manca ormai ogni sguardo,
i nostri nomi soltanto
prefazioni di Nessuno
E se dovessi ancora accorgermi di te,
....mi incazzerei con me!
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