messi in tasca
gli scenari rabbiosi
venderò le mie labbra
alle bambole
la loro cera pronta
a sciogliersi
alle luci dell’alba
è fresco,
non mi va di pensare
nel dormitorio di noi stessi
sul divano macchiato
con le molle rotte
e la dentiera di altra bocca
e la dentiera di altra bocca
per masticare nuove litanie
nel vicolo
lascio a bocca aperta il grido
in assenza di gola
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