"Com'è tragico" mormorò Dorian Gray, gli occhi fissi sul suo ritratto "com'è tragico! Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane!"
O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
Parlavo sul muretto del cortile
col mio doppio e la
sua risata
-strane compagne socchiuse-
voleva sapere chi facessi
che fossi
indagava per quanto serpeggia
un vivace brusio
nel luogo un po' oltre la mia assenza
aveva il corpo curioso
di sole parole
indossava significati
calzava idee
la carne l'aveva lasciata a me
lì dove Felicità gioca d'azzardo e
Ignoto e Passione agguantano la fedeltà del dolore
lei non invecchiava
io si
dopo l'amore
ancora nudo
hai acceso una sigaretta
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