sabato 22 dicembre 2018
ricordo
Acerba lotta è
il mio sangue
contro il ricordo di ciò che
non s'impone:
come suorina si sconquassa
tra i veli dell'inconscio
trama per disidratarsi il ventre
masturba in conto perdita
il calco della carne
Quell'angolo della mente
non ha nome
come non vi fossi mai stata
una ruota che gira all'impazzata
tra le mie gambe impregnate
nell'amore
occhi figli
di un'alba mai nata
lì il mio ultimo volto
Commovente perfidia
ciò di cui è difficile
parlare:
siamo le parole
che dicemmo allora
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