giovedì 13 dicembre 2018

fuori nevica



Fuori nevica qualcosa
e gela
forse non proprio fuori.
Viene a far visita
un suono
un desiderio
uno struggimento
è lancinante
Accorcia le corde vocali
un incesto di timbro e lingua
imprime una svolta alle lenzuola
un sudore ardente che tu sai che tu vuoi:
ecco la pelle ricorda qualcosa alle viscere
poi lampo che fugge
Tu capisci che è una parola
Ha attraversato la rete spinata di immagini
di sanguigne
incassate nel petto
nell’infanzia del sogno
e buca anche l’anima che non hai
la sola che si è fatta incontrare
ti lascia dietro di se’ stritolato
in ritardo su te stesso
Devi tirarla fuori afferrarla
devi guardarla negli occhi candidi della neve
Ti occorre un candore
allora suoni
desideri
ti struggi
verso cio che hai lasciato sfuggisse
o morisse
ciò che si trincera ormai dentro la lontananza.
Dici:
non era riferibile a voce. E scrivi la
lettera ultima
a ciò che fugge e che muore

non puoi far perdere senso ai fuggiaschi



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