Una dopo l'altra
le suole si erano aggrappate
alla terra
le distanze si erano accasciate
sui piedi
ora
stavano lì
nello spiazzo
vicino alla fontana
-non questa
ma quella-
"ho il mio orizzonte alle spalle"
disse una
Poi ringhiosa aggiunse
"inutile girarsi girerebbe anche quello.
È buffo mi fa da ombra
Avere per ombra l'orizzonte è tanto!
È come avere tutto su una linea
O forse è solo il mio dito indice
che punta sui posti vuoti
di un'anima chiamata
pelle".
Poi ti affidi: "È pur sempre qualcosa"
Poi ti affidi: "È pur sempre qualcosa"
"Stiamo fuggiti
senza noi stessi
-fece a valanga un altro-
lasciandoci dietro
le nostre domande
e l'indifferenza degli dei
come bicchieri
tintinnanti di vuoto e mozziconi.
Abbiamo finito di tingerci addosso
-non eravamo mai troppo belli?-
L'ultimo spray di tintura
ha paralizzato
una mano di rosso
e nel pugno chiuso a pietra
ci ha lasciato
l'unica mosca catturata
Ma -tu dici- è pur sempre qualcoosaaa!"
Il tempo della fede è un posteggio
che non si nega a nessuno
poi resti solo
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