martedì 27 febbraio 2018

Segno

Volto indietro la testa
e mi sbafo il futuro
che ho ancora alle spalle
una conversione salutare
per incrociare assenze
ed altri giorni
e riposare

La poltrona che ti conosce 

ha il segno del tuo corpo e 
i braccioli sdruciti.
È lì che incontro la mia assenza

27/02/2018

È ormai sera,
come ieri anche oggi
abbiamo lavorato
per una vita
che non sappiamo.
Ci siamo divisi equamente i compiti
a te toccava te
come la sposa allo sposo o
come le ali a Pegaso e
a me ... a me....?
Cosa toccava a me,
oltre figli, cavoli a merenda
e tutto il resto?

la vita non è mai una ragione

domenica 25 febbraio 2018

ADAMO 2021




ADAMO 2018 

Pericoli al posto delle mani
e artigli per parlare
senza dire
pensieri intricati come rami di spine
lì tra i minuti
e nello zucchero per il caffè
-tutti da contare e poi da scontare-
Ci hanno scaraventato addosso un genocidio d'ore
e di sogni 
ci hanno schiaffato dentro
una livrea di microchip 
a inseguire
caduche eternità degli arcipelaghi del nulla
e ora
raccolta di esausti
fiele di sudore beviamo 
con sorsi leggeri di pregiudizi edotti.

Cosa sia abitare la coda della terra
e non riuscire ad afferrarla!









sabato 24 febbraio 2018

se esisti


"Se esisti per davvero-fatti avanti"
.......Nina Cassian, Preghiera 

Se esisti per davvero non ti fare avanti
è tardi ormai

senza di te ho girato
nei bar dai tavolini vuoti
nelle stanze a pensione ho 
                      frantumato assenze

senza di te ho pensato
il mio lungo racconto
mostravo in giro il corpo
giovane e bello
per far pubblicità al cervello

Tutti i miei sguardi erano
più di un forse
se senza di te ho schivato urti
scavato tenacia nel verde delle foglie
e ho raso il pelo ai morti.

Ora lascia che muoia ostinata
non risuscitarmi
voglio vendicarmi
del vuoto che c’ è in te
farti capire e mordere l'assenza:

se esisti per davvero
sarai tu a
piangere per me





giovedì 22 febbraio 2018

Posso anche ammettere

Posso anche ammettere
di non aver saputo
osare il tempo
issare le mie bandierine sui minuti
Tu sfogliavi le pagine correndo
e io stavo giocando a mosca cieca

Ora non ricordo più
il giorno della mia Creazione
l'ottavo credo 
ma non ho contato 
presi tutto e subito
incapace di centellinare

ricordo la matassa dei giorni e
delle ore:
mi faceva male
alla tua testa
stracciandomi fremiti
dai polsi
e le caviglie fuori sui terremoti del nulla:
quello fu il mio peso

guardavo il senso distratto che viaggiava
tu sfogliavi le pagine
erano bianche, quasi trasparenti
gli endecasillabi sciolti
non coagulavano
sulle virgole né
sul desiderio di esprimermi
che avevano le righe
Il verbo principale era scomparso
si era dileguato in una fuga 
iniettata da un avverbio

L'Angelo falso
gira la notte
qualcosa ha fragore di tuono,
sì, è quella pietra laggiù che prega
ma non so cosa sia una preghiera
né una pietra

Dove si è cacciata la prima volta?

il pozzo dei canarini

IL POZZO DEI CANARINI

Non sapeva più dove fosse
lì in fondo c’era un pozzo
profondo
cui ancora non apparteneva
ci gironzolavano
attorno dei disegni
di gambe in cerca
di scarpe e
ci andavano i canarini
a cinguettare
C’era come un sentore
di tenerezza
Farò chiudere
quel pozzo
-pensò-
su tutti i canarini

La scimmia ride sempre
quando si gratta
il capo

lunedì 19 febbraio 2018

una donna


UNA DONNA

L'orgoglio del cuore
aveva conservato un petalo
di ogni colore che aveva odorato
-ciò importava-.

L' età -i suoi giorni- le si era fermata sull'unghia
pronta ormai definitivamente
per essere tagliata

il carattere
pruriginoso -sempre così-
un carattere in salita
ma a quel tipo di scala
manca la ringhiera
lancia schegge che si configgono nei
piedi scalzi.
E sanguinavano.

Il prurito: i tra-vestimenti che aveva indossato
erano stati quelli la causa
non riusciva più a distinguerli dalla pelle
li toccava
quei suoi chiodi di risate

Che almeno
le prestassero un paio di scarpe
-pensava-
Finiva ancora col chiedere aiuto 
ai suoi fallimenti


Tecniche di dislocazione appresta 
il sistema

viviamo un tempo

Viviamo un tempo che ci corre innanzi
accendiamo falò lungo il cammino
la notte è gravida di noi
si ode solo il fruscio del cuore
e non abbiamo mai saputo
di quanti cuori altrui abbiamo bisogno
perché il nostro batta.

Il tempo ci attende.

No, non fuggo più
dovevo sapere 
adesso so:
il corpo disegna un' orbita eterna  


domenica 18 febbraio 2018

il primo momento

Come sa essere primo il momento
di uno sguardo
quando
il suo ricordo ti assale e
e ti ripercorre sotto pelle.
È così che un momento non muore



La ruota

C'è come una rotaia assassina
su cui giro
a vuoto o a pieno
se ri-penso.
Oggi come domani
la memoria è solo un riassunto
che ti colpisce in viso, che t'insulta
per l'eternità: quell'eterna debitrice di sé
ad una più grande assassina memoria
a quell' altro folle insulto
che lungo la strada
crede di essere la
nostra storia.

Non voglio storia,
non voglio una memoria.
Mi basta l'eternità degli altri,
lasciatemi il mio oggi
e quel domani
che forse è una pazzia

giovedì 15 febbraio 2018

si racconta






Si racconta di una dolcezza
su gambe da trampoliere.
Prese in ostaggio un desiderio
inestinguibile
e parlava tutte le lingue
come gli alberi nel bosco
parlano il vento
Soverchiante epifania,
chi mai avrebbe potuto
sopportarla?
Per questo il tempo
è stato diviso
in anni,
gli anni in mesi,
i mesi in giorni
e poi
io e te

saltimbocca


Saltimbocca

Frizzanti pizzicati umori
vagoni pieni di bagliori
saltelli dagli aguzzi denti
non contatti d'anima
E resti su una linea di neve sciolta al fiato 
imbelle di una statua di sale
Questo per te è amare
iconservo l'anima in vagina

mercoledì 14 febbraio 2018

immagine


Ecco 
la mia immagine
torna a scuotermi la carne,
ad attraversarmi
come fossi
un santuario di schegge di ragione 
viva vivente.
Suda il profumo opaco altalenante
dell'incenso sull'altare di un Io
in combutta con le sue ferite.
Si accalca su di me perplessa,
mi impietrisce,
si guarda attorno
non riunisce 
le coscienze che osservano scompigliate,
sa che affondano
per questo è qui lei,
la parte di me che appare
l'unica visibile verità.










lunedì 12 febbraio 2018

la passione è silenzio

non era a questo che pensavo; come quando cerchi per casa qualcosa
e trovi altro e non riesci più a farne a meno. Un'attenta distrazione è catturata

LA PASSIONE È SILENZIO


Il tuo corpo aveva una luce
priva di ogni possibile limite,
Nulla dell'ombra sfugge alla luce

io inseguivo il cuore che
avevo percorso
sembrava che avesse casa in me.

non chiedevo nulla
-era questa la passione
e tutto in te taceva,
anche il silenzio e la luce
-era questa la passione

Lasciavo ora che fosse lei 
 ad ascoltare
quanto sa essere veloce l'attesa

C'era intorno un contagio...





domenica 11 febbraio 2018

a rovescio



Scrivo a rovescio sulla pelle
vivo a rovescio questa vita
come chi non ha più carne
da redimere
tengo le ossa sotto
i passi
lo spirito fa ancora rumore
una persiana sbatte sbatte
mi fa arrossire


sabato 10 febbraio 2018

poesia decentrata

        Poesia decentrata   
   non sono io 
                 il suo 
                    centro
 sempre in bilico sull'oltre
 senza un limite all'altrove
    Anche l'ispirazione
             è saccheggiata
      ogni notte
   si nasconde la vita
       in vetri rotti
come sospesa.
       Non cerco nulla
ho solo un imperioso bisogno 
       di cercare.
   Soffici tradimenti
qualcosa attende
   riesce a respirare
e diverso è il linguaggio
     volta per volta
 tutto è sempre possibile
basta entrare nella camera 
     delle mie parole

non mi somigliano
   sono vagabonde.


tela di sacco



L' amore è una tela di sacco
ruvida e procace
senza alcuna complicità
senza finezze
fa dimenticare ciò che non
si può mostrare

-paura del niente

lunedì 5 febbraio 2018

le cose

Il cancello è aperto
solo a metà.
Dell'altra metà non si sa ancora nulla.
Ecco: le cose sognano, sogni rabberciati
nei cavalcavia,
valichi deserti che
li portano all' essere.
Sono le nostre cose. 
Immagini a random investono
la calca
travestono viscere
-le nostre
ormai strappate
a cespugli di realtà
e sempre
sempre le lacerano
e sempre, 
sempre le cose le ricuciono.
Ecco, siamo gli uomini delle piccole favole,
delle veloci leccate di ferite
commessi viaggiatori di sgarbi e di bugie.
Denunciare e tradire?
O lasciare l'indifferenza a fare testamento?

Dell'altra metà non si sa ancora nulla.


domenica 4 febbraio 2018

fuori

Voglio uscire fuori da tutti i me,
tutta, non in percentuale!
È un pensiero che mi mente dentro
incapsula tratti
d'insoddisfatta nudità
perché l'amore è corpo e trema
come selvaggina al laccio,
e non sappiamo dove

I passi sulla strada si ripromettevano:
ritorneremo sulle nostre orme.
Speravano in un perdono
che non volevano

sabato 3 febbraio 2018

eternità

ETERNITÀ

Il treno stava fermo a gran velocità
come il dolore, come talvolta l'amore.
Nessuno sapeva dell'arrivo
né della partenza
Era la grande occasione
da prendere al volo

Io però sono caduta

su una buccia di banana
                  prima ancora

venerdì 2 febbraio 2018

lucida folia

In punto di lucida follia
mentre stringo tra le mani
uno scheletrico io
e scarico una lacrima in latrina
riesco a dire esattamente
ciò che penso

inconcepibile come una gaffe

giovedì 1 febbraio 2018

non so

Forse il mio nome non troverà
pronuncia.

Sono ladra di figure,
inseguita
da immagini e parole,
rubo anche l'errore
-desolazione
-rivelazione.
Rubo infine i momenti alle parole
lì dove il tempo
acquista suono
ed è poesia.

Non rubo mai gli Dei.

evanescenze



la mia città 

Non è a noi che penserai in
punto di morte,
Cenere di parole sale
la città che ho abitato
senza strade e senza baci.
Lasciarsi soffrire,
lasciarsi abortire: io
posso esserci.

Giorno scorticato dal tronco degli anni,
quando ti attraversa la cometa,
dai vetri rotti
guarda su quella scia la
nostra trasparenza
perché nei nostri corpi
peccato e santità saranno 
imputriditi.