evanescenze
la mia città
Non è a noi che penserai in
punto di morte,
Cenere di parole sale
la città che ho abitato
senza strade e senza baci.
Lasciarsi soffrire,
lasciarsi abortire: io
posso esserci.
Giorno scorticato dal tronco degli anni,
quando ti attraversa la cometa,
dai vetri rotti
guarda su quella scia la
nostra trasparenza
perché nei nostri corpi
peccato e santità saranno
imputriditi.
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