Metà di me abitava in una casa magica.
Tutte le finestre
davano sulla memoria
se le aprivo
entrava una vecchia illusione,
di quelle abbandonate
come genitori rattrappiti in salamoia.
E non ne usciva più
-solitudini trainanti l'un l'altra.
Era una casa magica, sensuale
faceva male, tanto male
metà di me era sempre sotto le sue macerie,
l'altra le guardava trovatella e fiera
-quando la memoria è novità e chiarezza
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