la testa saltata
il corpo vertigina sconfitto su gambe vuote.
Serve un promemoria
un albero non abbattuto
per ricordare
se andammo da quella parte
-dove sterminammo le lampade e i pianti?-
per essere ancora gente come noi.
Ronza una mosca sul nostro destino.
Non invidio i profeti
ognuno di loro aveva un pezzo
del dolore dell’altro.
Nei testicoli la mente umana
ha uno strano sperma
che attende un'assenza
per fecondare.
Dio mio, Dio mio perché ti ho abbandonato?
Che corpo ha questa voce?
Oggi il cielo ha bisogno di me
anche se per poco.
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