l' attesa.
Lungo e soave è il verso
nell' attesa.
Attendo il mio passato:
da qui deve passare
dove parole impronunciate
lo dovranno inventare.
No, non s' inventa
Il passato.
Oppure si, s' inventa?
Nella memoria giace
che si fa parola,
che si fa verso incalzante
ad adescar l' aurora.
Lacrima mai sgorgata,
nel mio antico spartito
musica è divenuta:
un ignoto violino
trasforma ora il singhiozzo
in suono, che, per farsi
canto, attende un' altro suono.
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