Afferratemi
ali protese di angeli vagabondi
e voi folate di vento
passeggere, dolci e leggere,
brezze marine salmastre.
Afferratemi,
non fatemi cadere.
Datemi un nome, un volto.
Rubate la voce al suono
per farmene poi dono.
Di brace cucitemi le vesti,
presentatemi a me
perché nei vostri occhi
mi desti.
Nessun commento:
Posta un commento