vennero le eternità
per far l’amore
giocano sull’altalena
e rincominciano sempre
dall’inizio
mettendo sale e rose sulle corde
dall’inizio
mettendo sale e rose sulle corde
sdraiata sull'
arco di un baleno
le braccia aperte
a carezzar stagioni,
li ti incontrai
un manifesto: io e te!
fu per noi civiltà
anche anarchia
mai fu disinteresse
mai paura
ci sorteggiammo
nuvole
sull'altalena
ci scambiammo
il sangue
corremmo dentro i fiocchi di
una piuma
vi avvitammo la vita
e la sua fuga
quello stare per gli altri
che fu nostro
e al respiro del muro
adesso chiedo
l'eternità del tuo giorno
quella del mio minuto
mi imboscai dentro
la tua voce
leggera e colta
schiuma di seduzione
stetti ferma in attesa
per dire
la parola "errante"
(anziché) e non "assente"
Così si afferra il falco nello
spiccare il volo
tra verità disgiunte
ci costruimmo esilio e patria
ed il tuo tempo rifugiasti
in me
il tuo manifesto fu la nostra civiltà
la nostra anarchia
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