Un altro
È qualcosa di me
Una storia sospesa
A volte ingombrante e
Senza voce
un controcanto
Metafora di una partenza
Senza controllo sulla differenza
Guscio ferito
Senza corpo di guardia
a farmi lume o tenebra
Gli chiedo: tu mi farai essere?
frettolosa mi aggiro
dicendo il nome al buio
per un “buongiorno”
che ancora non capisco
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