Vecchia immortalità
Come sonaglio
sensibile utente dei miagolii
per strada
si apre spettra la mente ai vecchi mestieri
del già fu.
A vuoto ha girato
e fatto la conta alle mie pareti
esposte come quotidiani al vento nelle edicole
disincanto spirituale,
vago cercando prestiti
da ogni ricchezza umana,
da ogni povertà.
Odio certezze, facili bontà,
sciarpe calde di lana
sulla morte
e vuota scavo
tra la rabbia e il cuore
con l'unghie e con i denti
e mordo freni.
tanta immortalità? Certo
che c'è!
Ha il cranio pelato
ed è sdentata.
Mi danza attorno
e non si fa afferrare.
E' vecchia
non si addice
al mio lutto
sempre giovane
che le sue note suona
proprio adesso
nella mente
campana sgarrupata e infame
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