martedì 30 novembre 2021
"non capisco"
giovedì 25 novembre 2021
questo non si fa
tener muto l'orrore
ecco, questo non si fa!
poi dentro e fuori
e ancora dentro e ancora fuori
sangue: sapore di tutti
martedì 23 novembre 2021
intimi acquarelli
intimi acquerelli
scrostati
tratteggiati nel mio qualcuno solo a metà
lasciano ancora affiorare
impeti sul
piede di guerra
prima della resa
li lasciai attendere
mi lasciarono attendere
lunedì 22 novembre 2021
nel tuo nome
domenica 21 novembre 2021
guardavo
Chi digerisce una vita evasiva
scritta su muri
che non hanno preso appunti?
ho chiamato a raccolta
calze bucate al calcagno
per separare le visioni dagli equivoci
l'intesa dalla resa
pezzetti di sussurri da vicini rumorosi
dimenticanze incalzanti da torrenziali irrequietezze
incongruenze e peccati da incoscienze
guardavo te e la mia vita
seduti al bar
vicino a una toilette maleodorante
All'uscita
si paga lo stesso salato
Nervi d'arpa: le poesie di Maram al-Masri
venerdì 19 novembre 2021
inquietudine
domenica 7 novembre 2021
figura che si chiude
figura che si chiude
straniera di dolcezza
sul piano inclinato della terra
tra l'erba molle e le sue tracce
ricevo indicazioni incomplete per
il viaggio
sperduta entro me stessa
venerdì 5 novembre 2021
DOUBLE FACE
giovedì 4 novembre 2021
discorsi 2 corpi di caduta
dentro
dentro
le mie parole
dentro una parola sola
ti ci accomodavi piuma serena,
poi pietra allegra ti ci rotolavi
il possesso l'uno dell'altro usciva da noi
a piccoli passi di cuscino
io ti pronunciavo
mercoledì 3 novembre 2021
la passeggera dell'inconscio
La Passeggera dell’inconscio
"Ombra voleva un giardino"
A.Pizarnick, p.400
per forza d'inerzia
senza destino
diedi guizzo all'inconscio
è lui che ascoltai
in mia assenza
ora che l'ultimo hotel mi aspetta
nel giardino dei desideri
la Passeggera dell'Inconscio
si colse fiore
piantò la tenda e
a picconate
mi sbriciolò nel mondo
martedì 2 novembre 2021
discorsi 3 carne di parola
lunedì 1 novembre 2021
fino alla fine
FINO ALLA FINE
“Fra noi, fino alla fine, tutto fu inizio. Perché l’inizio saturava le condizioni dell’amore”
L. Triolo, "Lettera a Nicola" da Dialoghi di una vagina e delle sue lenzuola
Non c'è
un "prima d'incontrarti"
come uccelli che il vento non contiene
i nostri camuffamenti
baci come ossa saldati
alla carne
e senza indulgenza
noi che non scegliemmo le nostre trappole
non uccidemmo la nostra morte
tra noi fino alla fine
tutto fu inizio
ho appiccato fuoco
ho appiccato fuoco
a uno specchio:
sfera notturna
d’insonnie
e rovinate assenze
ho appiccato fuoco a ogni distanza tra
corpo e desiderio
estasi nuda ho contato fino
a dieci
intrecciando fiori
ai fianchi
ho appiccato fuoco alla
mia morte
l’ho presa alle spalle
è stato facile
aveva per me
sollecitudini materne