iconoclasta
ho acquistato una domanda.
Chi l'aveva formulata?
La vendevano in una busta gialla,
sigillata, giaceva lì
quasi in contumacia
o forse mi aspettava
Sbranavo l'aria
non avevo voglia
di acini di felicità
irriverenti e guardoni
Non l'avevo cercata ma
mi sorvegliavaera lei che volevo
con viscerale assenza
di immagini
Tra le dita arrugginite
si è sgualcita: andava bene anche così
nel lievitare dei miei guasti
L'ho aperta sotto i ponti
lì dove quasi
muore d'amore il fiume in un sospiro.
Si è sprigionato un odore
come di dono e,
vorrei non dirlo,
di pudica menzogna
con mazze acuminate di gioventù e speranza.
M'ha convinta allo sberleffo
battagliero
con la parte di me
che non ha spiegazione se non quella
di cui mi privi
Ho acquistato una domanda
e ho visto tutte le mie risposte
travestite da cappellaio matto
infettarsi di piaghe
incespicare, scannarsi l'una l'altra e
ruzzolarmi a pezzettini lungo i fianchi,
dietro le spalle e poi nel fiume
lì dove quasi muore d'amore in un sospiro.
Non erano che primitivo folklore
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