Sei caro al mio cuore
E lì non hai anni
Ti tengo al riparo da tutti i tuoi affanni
E lì non hai anni
Ti tengo al riparo da tutti i tuoi affanni
“Fatica” è la strada che vai percorrendo:
scalando la vetta della tua sofferenza
Tu chiami, tu gridi, tu urli a gran voce
la stretta che provi ogni volta è più atroce
scalando la vetta della tua sofferenza
Tu chiami, tu gridi, tu urli a gran voce
la stretta che provi ogni volta è più atroce
“Non posso, non voglio, mi debbo fermare”,
implori angosciato
“avanti in tal modo non posso più andare”
implori angosciato
“avanti in tal modo non posso più andare”
Se guardi il passato ti vedi più forte,
battaglie hai affrontato con grande coraggio:
le hai prese, le hai date, ma sempre a tuo agio
battaglie hai affrontato con grande coraggio:
le hai prese, le hai date, ma sempre a tuo agio
Ma adesso, infelice, la disgrazia ti abbatte,
vigliacca, inumana,
mai sazia di mordere carne già anziana.
Guardandoti attorno in cerca di aiuto
ti imbatti soltanto in gente che tace,
ti volge le spalle correndo e scappando,
Ognuno ha una pena, ognuno ha un suo danno
vigliacca, inumana,
mai sazia di mordere carne già anziana.
Guardandoti attorno in cerca di aiuto
ti imbatti soltanto in gente che tace,
ti volge le spalle correndo e scappando,
Ognuno ha una pena, ognuno ha un suo danno
Ma un luogo del cuore da sempre ti attende,
Ti offre un rifugio, la mano ti prende
In esso, se cerchi, trovare potrai
La forza interiore che altrove non hai
Ti offre un rifugio, la mano ti prende
In esso, se cerchi, trovare potrai
La forza interiore che altrove non hai
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