nel mio specchio
era il momento
ho appeso lo specchio
nel vestibolo della poesia
a capovolgere versi.
Dopo sarebbe stato troppo tardi.
Volevo un tempo poeta
che carezzasse la carne
delle parole
e ne divorasse l'anima.
Che frugasse in arcane dimensioni
e respirasse aliti nuovi
di ribelli/pacificate tensioni,
Dopo...
Ma quale "dopo"?
il vestito da strappare
con i colori della vita e
del suo mistero, che denudasse
le mie parole e con esse mi denudasse.
Che fosse il mio amante insomma!
Ma lui non sapeva da che parte stare,
Nemmeno io lo so.
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