sabato 21 dicembre 2024

la migrazione di un'illusione

forse sono un'illusione
in piccole zone
ma un sasso mi cerca
m'insegue

forse seppellisce
il suo vuoto
cerca un posto  
tra il cuore e una parola

la migrazione di chi desidera
essere riaccompagnato 
e non andare da solo
fino in fondo





il mio nome è pesante

confusa
penso alla mia ignoranza:
falce ansimante                                
sospesa sul cuore
feroce come fuoco sui miei istanti indecisi
E questo "non so"
non è un vuoto
ma un pieno di nulla

giù in fondo
dorme incomprensibile il mondo                           
un angelo vaga dai morti 
verso i vivi e sempre
sempre porta loro qualcosa 
comunica trabocchi

ma anche per lui
il mio nome è pesante


l'eroe di nuvole

chi non si accorge che
le sue cose 
lo seguono?

Si è guastato il magnete

quest'uomo aveva 
adesso il viso
al centro della terra non sua
di una terra vociante
ma assente

era senza cose
nulla più lo raccontava
in confidenza

arrivava solo
da nessuna parte

era un eroe di nuvole




vetrina

oggi ho morso il mio cane
e avvelenato la vipera
che sono in casa
stanno nella stanza accanto
quella dove non entro
mai
per paura

là ci sono solo
i miei sogni

lascio oggi 
una giornata che mi è piaciuta,
in vetrina 

domenica 1 dicembre 2024

brutta strega

una panchina vuota sbadiglia al vento,
felice che nessun vivente
le sia seduto sopra
solo semi di zucca e bucce
ma la carrozza di Cenerentola è ormai
lontana
in un'altra favola

i viventi sono senza zucca
-pensa-
per questo il numero dei viventi
è vuoto
il loro impossibile singulto
è contro l’assenza della fata:
"brutta strega"!

l’assenza (s)colpisce ritratti
io smetto di essere me